20 settembre 2013

Derivati: una prima risposta dell'amministrazione





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La vicesindaco Silvia Giannini ha risposto, nella seduta odierna di Question time, alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sull'esposizione bancaria e in derivati delle società partecipate cittadine.

La domanda d'attualità del consigliere Tomassini (Pdl):

"Visto l'articolo di stampa pubblicato da "Affari Italiani" che si allega ed al quale si rinvia, chiede di conoscere il giudizio del Sindaco in merito ai fatti, alle circostanze ed alle valutazioni espresse dal cronista".

La risposta della vicesindaco Silvia Giannini letta in aula dall'assessore Malagoli:

"con riferimento alle società ed enti partecipati di cui verifica i Bilanci consuntivi risulta che:
Tper s.p.a.: In data 6 luglio 2006 Acft s.p.a. (la società di TPL ferrarese poi confluita in Atc nel 2009) aveva contratto un mutuo quindicennale per 9 milioni di Euro a tasso variabile, reso fisso da un’operazione di pronti contro termine sui tassi (IRS Interest Rate Swap).

In data 7 aprile 2009 è stato perfezionato l’atto di fusione per incorporazione di Acft SpA e Centro Emiliano-Romagnolo Manutenzioni Srl in Atc SpA, a seguito del quale Atc ha acquisito detto mutuo passivo. In data 6 luglio 2009 è stato estinto il mutuo passivo, con la restituzione di un capitale di 7.934.376,03 euro, mentre è rimasto attivo il contratto IRS. Il “Fondo Interest Rate Swap” corrisponde al valore di mercato (Mark to Market) alla data dell'approvazione del bilancio di un’operazione di pronti contro termine sui tassi, con scadenza al 31 gennaio 2021 residuata dopo la chiusura del sottostante contratto di mutuo passivo a tasso variabile. Per tale fatto, il contratto di IRS ha assunto ora il carattere di “speculativo”. A seguito dell’operazione di scissione/fusione del 1 febbraio 2012 il citato contratto IRS è passato a Tper SpA. Si può vedere in merito il bilancio Tper 2012.

Interporto s.p.a. La società ha in essere i contratti di finanziamento ( per l'elenco si rinvia al Bilancio 2012) con riferimento ai quali stipula contratti IRS (Interest Rate Swap), allo scopo di fissare il tasso sui mutui per l'intera durata dei medesimi. Ciò consente alla società che ha entrate sostanzialmente fisse di avere certezza prospettica degli oneri finanziari.
La Società, dunque, per la sua natura e per la struttura delle principali entrate - corrispettivi di locazione immobiliare - ha da sempre utilizzato fonti di finanziamento che a fronte di entrate fisse (contratti ex Legge 392/78 di durata 6 + 6 anni) potesse contrapporre costi di finanziamento certi.
Con tale presupposto i finanziamenti a medio-lungo termine ottenuti sono stati impostati utilizzando la tipologia contrattuale di copertura dei contratti IRS (Interest Rate Swap). Come noto tali contratti consentono di poter definire “ a pronti ” il tasso fisso dell’operazione di mutuo stipulato a tasso variabile. In sostanza si fissa il tasso di finanziamento per l’intera durata.
La Società ha pertanto in carico solo operazioni di copertura e non speculative. Ne consegue che quanto riportato nei bilanci approvati corrisponde ad operazioni che hanno come “sottostante” un debito contratto con il medesimo istituto.
I Bilanci di Interporto nel corso del tempo hanno sempre fornito adeguata informazione relativamente all'esposizione finanziaria della società e ai consiglieri Comunali come a tutti i cittadini sono rese disponibili le relazioni sui Bilanci elaborate dal Settore Partecipazioni societarie che li pubblica sul sito del Comune sin dal 2005.
Non risulta che l'esistenza di contratti IRS (di uso comune e corrente da parte di tutte le società che operano negli investimenti immobiliari) abbia potuto costituire elemento di valutazione negativa della società, nella gara per l'alienazione delle azioni da parte di
Comune e Provincia.
Un passaggio particolarmente oscuro dell'articolo é se l'aumento di capitale di Interporto non sia servito a supportare i flussi in perdita dei derivati, perché l’importo dell'aumento di capitale coincide con il pagamento delle cedole dei derivati in essere.
In merito é opportuno ricordare innanzi tutto che il Consiglio Comunale di Bologna in data 18 febbraio 2013. approvava la deliberazione OdG. n.81 recante: < Interporto s.p.a. aumento del capitale sociale a titolo gratuito, delega al CdA per successivi aumenti di capitalea pagamento e proposta di modifiche statutarie. Dismissione del pacchetto azionario di proprietà del Comune di Bologna> autorizzando così le deliberazioni da assumersi da parte dell'assemblea degli azionisti della società il successivo 28 febbraio.
E' da precisare, anche se forse pleonasticamente, che l'aumento di capitale a titolo gratuito consiste nella destinazione a capitale sociale (e attribuzione proporzionale agli azionisti mediante emissione di nuove azioni) di riserve di utili disponibili. Ciò significa
che nessun flusso monetario viene acquisito dalla società in occasione di tali operazioni. Le quali si compiono normalmente (se ed in quanto la società abbia riserve capienti e disponibili fiscalmente) per riequilibrare il rapporto esistente con le immobilizzazioni. Ovvero a tutela dei terzi, in quanto le riserve non sono più disponibili per distribuzione agli azionisti.
Quanto alla delega attribuita al Consiglio di Amministrazione della società di procedere, se e in quanto necessario e opportuno per il finanziamento degli investimenti previsti dal Piano Industriale della società, nel corso dei successivi 3 anni, ad ulteriori aumenti di capitale fino ad un massimo di nominali 14.799.721 euro, la medesima non è ancora stata esercitata.

Comune di Bologna. Il Comune di Bologna non ha derivati e non ne ha mai avuti perché si ritiene che non siano uno strumento adatto ad una pubblica amministrazione. In merito all'apertura di credito ignoriamo di che cosa si tratti. Unicredit in quanto istituto tesoriere è tenuto per legge alla concessione dell'anticipazione di tesoreria per un importo massimo di 131,3 mil che per l'anno 2013 è stata autorizzata con delibera di Giunta pgn 236216/2012. Si segnala comunque che non ci siamo mai avvalsi dell'anticipazione di tesoreria almeno negli anni di cui abbiamo memoria".
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