27 settembre 2013

Moria di pesci al Navile: la risposta

A inizio Settembre si è verificata un'altra moria di pesci nel canale Navile e ho preparato un'interpellanza per chiedere spiegazioni. Nel frattempo Legambiente ha organizzato un'interessante e partecipata serata di approfondimento: Risal(V)iamo il Navile.

Ora è arrivata la risposta all'interpellanza. In sintesi si dice che la moria di pesci è stata dovuta alla scarsità d'acqua causata da lavori di manutenzione e che per il futuro si cercherà di  regolare diversamente il flusso idrico per evitare analoghi episodi

Di seguito la risposta per esteso

OGGETTO:     Risposta dell'Assessore Gabellini a Interpellanza a risposta scritta PG 220677/2013.

In riferimento all’oggetto si intende con la presente fornire riscontro relativamente ai punti dell'interrogazione sopracitata e, nello specifico:

 1) in questa occasione come è intervenuta l'Amministrazione e gli altri Enti interessati;
A premessa si informa che l’evento che nei giorni scorsi ha causato il deposito di pesci morti sul letto del Canale Navile, secondo quanto rilevato dai tecnici di Arpa, è stato causato dalla esigua portata del Canale che unitamente alle alte temperature del periodo hanno comportato una diminuzione dell’ossigeno disciolto nell’acqua. La carenza idrica è stata provocata dalle operazioni di manutenzione straordinaria dell’incile antistante l’opera di presa della Chiusa di Casalecchio, eseguite dal Consorzio della Chiusa e del Canale di Reno, su richiesta del Servizio Tecnico Bacino Reno della Regione Emilia Romagna.
Per eseguire tali operazioni infatti, si è resa necessaria la sospensione dei prelievi che alimentano il reticolo dei canali storici della città. La rimozione delle carcasse non è stata necessaria in quanto le stesse sono defluite una volta che, concluse le operazioni manutentive, è stata restituita la consueta portata nei corsi d'acqua.
A seguito delle segnalazioni Arpa è intervenuta con sopralluoghi i cui esiti sono riportati anche nel sito dell'Azienda :
Il Comune ha anche richiesto ad Arpa di verificare se siano avvenuti episodi di contaminazione della poca acqua presente nel Canale Navile, quali sversamenti abusivi, che potrebbero aver peggiorato la situazione.

2) l'importo previsto per la bonifica delle carcasse;
Per quanto detto sopra non sono state effettuate spese per la rimozione delle carcasse.

3) l'importo speso per la precedente rimozione delle carcasse nel 2011;
L'importo speso per il recupero non è calcolabile, dato che l'attività di raccattaggio delle carogne animali nel 2011, veniva effettuata dalla ditta senza oneri, nel contesto degli accordi per la gestione dell'inceneritore di Ozzano dell'Emilia.

 4) se e come intende procedere l'Amministrazione per evitare che si ripresentino episodi analoghi;

Premesso che il Canale Navile trae la sua alimentazione dal reticolo dei canali storici della città, oltre che dall'acqua di alcuni torrenti collinari (tra cui l'Aposa) e dagli eventi meteorici che interessano la città, occorre evidenziare che ogniqualvolta siano necessarie operazioni di manutenzione ordinaria (da eseguirsi almeno 2 volte l’anno) o straordinaria da effettuarsi sul reticolo di tali canali, si rende necessario interrompere il deflusso negli stessi e pertanto anche la portata nel Canale Navile si riduce portandosi a valori minimi.
Ciò detto è stato richiesto al Consorzio della Chiusa di Casalecchio, che gestisce il reticolo dei canali, di dare opportuna e tempestiva informazione agli enti dei lavori programmati sul reticolo oltre che pianificare ogni intervento nel periodo più opportuno al fine di limitare i disagi.

5) se non sia possibile da parte degli Enti gestori del deflusso delle acque, veicolare le stesse in maniera tale da evitare analoghi problemi.

Sul fiume Reno a valle della captazione di Hera per usi idropotabili si trova l’importantissimo nodo idraulico Navile-Savena Abbandonato che, alimentato dalle acque del fiume stesso tramite la Chiusa di Casalecchio, garantisce l’alimentazione per diversi usi sul territorio. L’acqua derivata dal Reno tramite la Chiusa di Casalecchio, attraverso i canali e le opere idrauliche del Consorzio della Chiusa viene restituita ai corsi d’acqua demaniali posti più a valle (Canale Navile), ma prima dell’immissione in tali corsi d’acqua viene utilizzata per scopi irrigui e di bonifica (Canale Ghisiliera e Canaletta Reno 75), per la produzione di energia elettrica (Centrale Canonica e Cavaticcio) e per mantenere l’acqua fluente nei canali cittadini di scolo, per necessità storico culturali ed igienico-sanitarie.
A Maggio 2012 la Regione Emilia Romagna ha emesso la Deliberazione 548 successivamente modificata con Delibera 840/2013, con cui, preso atto della complessità del sistema idraulico Navile-Savena Abbandonato, alimentato dalla derivazione dal fiume Reno tramite la Chiusa di Casalecchio, si è ritenuto opportuno razionalizzare tale importante nodo idraulico in un’ottica di tutela della risorsa e di salvaguardia del territorio, e per riordinare le diverse funzioni pubbliche da soddisfarsi mediante la risorsa derivata da Reno nel modo più efficace tenendo conto della rilevanza dei diversi usi da sempre effettuati con detta risorsa.
In relazione a tali condizioni si è configurato un assetto dei flussi idrici e dei rilasci (come allegato alla deliberazione di Giunta n. 840/2013) finalizzato a garantire l’ottimizzazione della ridotta risorsa disponibile per lo svolgimento delle pubbliche funzioni sopra richiamate.
Il Gruppo tecnico interistituzionale (Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Hera, Comune di Bologna, Bonifica Renana, Consorzio della Chiusa di Casalecchio) incaricato di verificare il buon funzionamento di tale regolazione ha evidenziato il perdurare di criticità idrauliche nella stagione estiva ed infatti ha individuato ulteriori proposte tecniche al fine di integrare la dotazione idrica del nodo idraulico in questione ed affrontare i mesi di siccità senza penalizzare alcuna delle esigenze fin qui rappresentate.
Il buon funzionamento di tale regolazione idraulica e pertanto il regolare svolgimento di tutte le pubbliche funzioni sopra richiamate è compito del Gruppo tecnico interistituzionale, proporzionalmente alla disponibilità d’acqua e alle decisioni prese in Cabina di regia (organo politico).

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