12 settembre 2013

RISAL(V)IAMO IL NAVILE




"Il Navile fu costruito tra la fine del 1100 e l'inizio del 1200 e fu utilizzato come via principale per il traffico commerciale tra Bologna, Ferrara e Venezia, attraversa la pianura per immettersi infine nel Po di Primaro e da qui al mare". "Il sistema idrico di Bologna era importante anche per la diffusione dell'acqua ai numerosi mulini da seta presenti in città". Questo nel passato. Ora il Navile si sta lentamente trasformando in un'area di alto valore storico, naturalistico e culturale. Dal punto di vista storico basti pensare ai numerosi manufatti idraulici come i sostegni che testimoniano come veniva utilizzato il canale; al Ponte della Bionda, un antico manufatto posto sul corso del canale, costruito alla fine del '600 per il passaggio dei cavalli che trainavano verso la città i barconi che venivano dalla Bassa; al Museo del Patrimonio Industriale che ha sede nella Fornace Galotti del 1887 dove venivano prodotti laterizi da costruzione e terre cotte ornamentali, poi ristrutturata con criteri di conservazione e recupero. Dal punto di vista naturalistico è importante la Ciclovia Navile, un percorso ciclabile che si affianca al canale Navile dalla città sino allo sbocco del fiume Reno immerso in un polmone verde e le passate iniziative di Urban Rafting e le escursioni naturalistiche. Dal punto di vista culturale lo scenario che offre il canale ha consentito la realizzazione di interessanti iniziative ludico-culturali come quelle proposte dall'Associazione del Ponte della Bionda o del Battiferro o didattiche come il progetto "Il canale racconta" che ha visto coinvolto la scuola media Salvo d'Acquisto i cui alunni hanno realizzato uno splendido libretto (clicca qui per leggerlo).
Ma ... ci sono dei ma.
La cattiva qualità dell'acqua come risulta dal monitoraggio effettuato da Arpa dovuta anche a numerosi scarichi abusivi di acque nere per i quali il Comune si è già attivato; la scarsità d'acqua, dipendente o dalla scarsa piovosità o da una gestione delle chiuse che andrebbe corretta, che in alcuni periodi affligge il canale e che genera ripetuti episodi di morie di pesci; l'alto costo per le opere di manutenzione e pulizia e i numerosi enti competenti che devono relazionarsi tra loro.

Per cercare di fare un po il punto della situazione, Legambiente Bologna ha organizzato al Battiferro una serata intitolata RISAL(V)IAMO IL NAVILE. E' stato proiettato il documentario Âcua dell’associazione Clipscorner.net  "coinvolgenti immagini racconteranno la Bologna delle acque, le attività, gli scorci rimasti e quelli ricordati (guarda il trailer)" e poi si è dato il via ad una discussione aperta a tutti su come salvaguardare la zona,

Tra gli intervenuti:
Claudio Dellucca – presidente di Legambiente Bologna Risanare le acque del Navile Giulio Conte, Comitato Scientifico Legambiente Nazionale La riqualificazione del canale di S.Giovanni in Persiceto;
Andrea Morisi, Ass. Ambiente S.Giovanni P. Azioni e sinergie per migliorare la qualità delle acque del Navile;
Piero Puppini, ingegnere libero professionista;
Emanuele Burgin – Assessore Ambiente e Parchi Provincia di Bologna;
Patrizia Gabellini – Assessore all’Urbanistica, Ambiente, Qualità Urbana del Comune di Bologna;
Daniele Ara – Presidente del Quartiere Navile;
Claudio Mazzanti – Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Comune di Bologna

La serata è stata molto istruttiva e partecipata. Legambiente ha presentato la sua articolata proposta Risal(v)iamo il Navile (leggi la proposta integrale). L'Assessore Gabellini ha parlato dell'ambizioso progetto "IL LUNGO NAVILE" (vedi progetto integrale) da Casalecchio di Reno a Malalbergo con studio di fattibilità per il completamento dell’itinerario ad opera della FONDAZIONE VILLA GHIGI. L'Assessore Andrea Morisi ha raccontato la sua esperienza nel recupero del canale San Giovanni.

L'attenzione dell'Amministrazione c'è, le proposte non mancano, la buona volontà di cittadini e associazioni abbonda. Tutte cose tutt'altro che scontate.

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