30 settembre 2013

Fermiamo Mr.Burns.Come evitare la trappola nucleare

Il nucleare non mi è mai piaciuto e le origini di questa mia diffidenza nascono da lontano. Ricordo che ero in terza elementare, sul sussidiario c'era una piccola foto in bianco e nero, sarà stata un francobollo di cm 5x5 non di più. C'era una nuvola particolare a forma di fungo. La didascalia spiegava che era il fungo di una bomba atomica sganciata dagli Stati Uniti in Giappone per porre fine alla seconda guerra mondiale. Aveva raso al suolo Hiroshima e che aveva causato un numero impressionante di morti, più di 100.000. Mi ricordo che in quel momento pensai come l'uomo può essere così crudele... 

Sei anni dopo, nel 1986, c'è il disastro di Cernobyl. Il fuoco, i morti, la nube tossica, le ripercussioni sull'ambiente e sulla salute quanto gravi sarebbero state? A 40 anni dalle bombe di Hiroshima e Nagasaki si conoscevamo ampiamente gli "effetti collaterali" delle espolosioni nucleari e delle malattie provocate dall'avvelenamento da radiazioni.

L'anno successivo, nel 1987, in Italia si svolsero delle consultazioni referendarie, passate alla storia come quelle per il no al nucleare in Italia, in realtà all' atto pratico, con le tre domande si chiedeva di cancellare alcune disposizioni di legge concepite per rendere più facili e rapidi gli insediamenti nucleari: la prima era stata creata per evitare che il sindaco di un piccolo paese dove era previsto l’insediamento di una centrale nucleare potesse opporsi ad oltranza, in questo caso avrebbe deciso lo Stato al posto suo. La seconda era la cosiddetta “monetizzazione del rischio” per i comuni che ospitavano impianti di produzione di energia, ovvero un indennizzo per i comuni ospitanti. La terza consentiva ad Enel di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero. Con la vincita dei SI, queste norme vennero abrogate e l'anno successivo il Governo in sede di approvazione del piano energetico nazionale deliberò la sospensione dell'utilizzo del nucleare per la produzione di energia. Anche se ero adolescente ricordo che accolsi con gioia l'esito di quelle decisioni.

In seguito al disastro di Cernobyl la "macchina della solidarietà" si mise in moto e nacquero numerose associazioni e fondazioni che organizzavano dei soggiorni per i bambini provenienti da quelle località. A causa della velocità dell’accrescimento cellulare e dell’abbassamento delle difese immunitarie, i bambini sono i più colpiti dagli effetti delle radiazioni. La contaminazione avviene principalmente mangiando gli alimenti prodotti nelle aree radioattive. Ospitare i bambini significa dare loro l’opportunità di ridurre notevolmente la quantità di radioattività assorbita nell’organismo, grazie alla permanenza in un ambiente non contaminato e ad una alimentazione priva di radionuclidi. Dopo un soggiorno di 30 giorni in Italia i bambini posso perdere dal 30% al 50% del cesio-137 assorbito, riducendo così la possibilità di ammalarsi di tumori, leucemia ed altre patologie collegabili alle conseguenze della radioattività. Per qualche anno abbiamo osiptato una bambina Bielorussa, esperienza interessante che fa toccare con mano una realtà che sembra lontana nel tempo e nello spazio ma che è solo a 4 ore d'aereo da qui. I bimbi che vengono ora sono i figli dei bambini che all'epoca sopravvissero al disastro di Cernobyl, dal punto di vista sanitario rispetto a 20 anni fa stanno meglio, ma i valori ad esempio degli esami della tiroide sono sballati. Diciamo che se un bimbo italiano avesse quei valori sarebbe in cura, in Bielorussia invece è normale.

Quando nel 2009 e 2010, governo Berlusconi, sono state varate le nuove norme che consentivano di adottare una strategia energetica nazionale che non escludesse la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare sono rimasta di sasso, speravo fosse solo una trovata elettorale. Allora trovai questo libro "Fermiamo Mr.Burns.Come evitare la trappola nucleare" edito da Arianna Editrice, scritto da Roberto Bosio e Alberto Zoratti.
Il libro ripercorre il perido tra il 1987 e il 2007, dal referendum abrogativo con il quale gli italiani dissero no al nucleare all’annunciata vittoria elettorale del governo Berlusconi che avrebbe riportato in auge l'energia nucleare. Svela tutti i limiti del nucleare dalla sua pericolosità alla sua antieconomicità, dato che nessuno ha fatto i conti delle scorie da smaltire. Ma perchè Mr Burns? Da non assidua telespettatrice della televisione ci ho messo un po' a trovare la risposta: i Simpson. Burns è il multimilionario proprietario della centrale nucleare di Springfield nonché capo di Homer, l'ombra sulla foto del reattore nella copertina del libro.
Il libro dedica un capitolo ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, il Giappone era in ginocchio e nonostante stesse negoziando per la pace, gli Stati Uniti sganciarono lo stesso le bombe e bolla questa ostentazione di forza come l'inizio della guerra fredda. Gli USA hanno fatto vedere all'URSS quanto erano potenti. Io dico spregiudicati e in quel momento ri-pensai come l'uomo può essere così crudele... 

LibriL

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