24 settembre 2013

Perchè si è ritardata di un anno la discussione sulla No Tax Area nelle aree terremotate? Il mio intervento in Consiglio

Più di un anno fa fu presentato un ordine del giorno "TESO AD IMPEGNARE LA GIUNTA AD ATTIVARSI PRESSO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, QUALE COMMISSARIO DELEGATO PER GLI INTERVENTI PER LA RICOSTRUZIONE, L'ASSISTENZA ALLE POPOLAZIONI E LA RIPRESA ECONOMICA NEI TERRITORI DEI COMUNI COLPITI DAGLI EVENTI SISMICI IL 20 E 29 MAGGIO 2012, PRESSO IL GOVERNO, AFFINCHE' SIANO ADOTTATI CON URGENZA PROVVEDIMENTI PER RICHIEDERE L'ISTITUZIONE DI UNA 'ZONA FRANCA' O 'NO TAX AREA'".
L'amministrazione non ne ha riconosciuto il carattere di urgenza, e dopo un anno siamo ancora qui a parlarne.


"Grazie Presidente.
Volevo fare alcune osservazioni sulla vita reale delle persone e i tempi del tutto irreali con cui si muove invece la politica.

Racconto un aneddoto, che magari alcuni di voi hanno già sentito in altre occasioni ma che purtroppo, ahimè, è sempre estremamente attuale.
Parlo dei percorsi sicuri casa-scuola che erano stati messi in piedi nel quartiere dove io abito: io ricordo che mia figlia era in prima elementare, si parlava di questi percorsi, è arrivata alla fine delle terza media per vedere due semafori montati.
Sono trascorsi otto anni per due semafori...ora per fortuna, per fortuna dico che io ho altri due figli e almeno questi altri due possono usufruire di questi due attraversamenti pedonali ora messi in sicurezza.
Racconto questo per riallacciarmi all'ordine del giorno appunto della collega Cocconcelli, che doveva essere discusso più di un anno fa, con carattere d'urgenza, urgenza che, questa maggioranza, ha deciso di non appoggiare, ha deciso di non concedere, lasciando così questo ordine del giorno nell'oblio, e ci troviamo ora, a distanza di più di un anno dal terremoto, a parlarne.
Per fortuna, mi riallaccio a quanto elencato dal collega Marchesini...dicevo per fortuna che qualcosa è stato fatto perchè a distanza di più di un anno dal terremoto se non fosse stato fatto nulla ci sarebbe veramente da vergognarsi.
Per fortuna che le scuole a settembre 2012, si parla di due anni scolastici fa, hanno aperto e le lezioni sono partite, ma voglio ricordare che qui, in questo Comune, non tutte le attività didattiche sono partite regolarmente, infatti le palestre, molte palestre, sono rimaste chiuse.
L'assessore Malagoli ha inaugurato infatti, ad inverno inoltrato, tutta una serie di palestre tra cui quella dell'istituto Lame 3, dove sono i miei figli, questo lo so perchè andai all'inaugurazione, e i bambini purtroppo, purtroppo per tutto il primo quadrimestre non hanno potuto usufruire delle palestre, non hanno potuto fare un'attività didattica; si sono ritrovati alla fine del quadrimestre con un voto politico, un voto messo sulla fiducia, sulla pagella.
Alcuni di loro si sono arrabbiati tantissimo perchè sapevano che avrebbero potuto avere un voto più alto perchè sulla pagella era stato messo 8 ma magari meritavano 9, 10 e trovarsi un 8 senza aver potuto dimostrare che valevano di più per loro è stato un problema...ma è un piccolo problema questo, mi rendo conto che è un piccolo problema, ma è un esempio per fare capire come, in realtà, determinate situazioni che vengono procrastinate abbiano tutta una serie di ripercussioni; in questo caso dicevo sono piccoli problemi del tutto non paragonabili rispetto alla tragedia di chi si è visto crollare la casa sopra la testa.
Dicevo, per fortuna che qualcosa è stato fatto, ma non cambia il fatto che se è stato fatto qualcosa questo ordine del giorno doveva essere discusso più di un anno fa, non cambia.
Non vi convinceva il testo, non lo ritenevate esaustivo, non pensavate che potesse essere completo?
Non è un problema, il testo può essere emendato, può essere implementato, possono essere presentati ordini del giorno alternativi, può essere mandato in minoranza e sostituito con uno votato dalla maggioranza, ma l'importante è porre l'attenzione e dire che il Comune di Bologna all'epoca c'era.
E invece cosa è stato scelto di fare? Lasciare questo ordine del giorno in lista d'attesa, in lista d'attesa, sperando poi che fosse dimenticato!

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