18 ottobre 2013

Casa, più soldi all'Acer i soci pubblici ripianano il buco

Su Repubblica a fine giugno viene pubblicata la notizia che ACER ha un buco da 2,2 milioni di Euro e vuole più soldi dal Comune. Poi a fine luglio, sempre Repubblica, da notizia che Acer incasserà 1,5 milioni di Euro in più dal Comune Casa, più soldi all'Acer i soci pubblici ripianano il buco: "L'ACER incasserà 1,5 milioni di euro in più da Palazzo d'Accursio il prossimo anno.
Fondi extra che daranno un po' di ossigeno alle casse dell'azienda, che si occupa della gestione di migliaia di alloggi di edilizia popolare ma ha chiuso l'ultimo bilancio con un "buco" di oltre 2,2 milioni. Il via libera al sospirato aumento, chiesto a gran voce dal presidente Claudio Felicani, è arrivato ieri durante l'assemblea dei soci.
L'aumento del compenso che l'Acer incassa dagli enti locali bolognesi sarà "spalmato" su due anni: dai 25 euro al mese per ogni appartamento, si passerà a 31 euro quest'anno e 35 euro (la richiesta iniziale di Felicani) nel 2014. L'amministrazione di Bologna verserà così un assegno annuale da 5,2 milioni (rispetto ai 3,7 milioni di oggi)."

Da un articolo pubblicato su Affaritaliani emerge che Acer, azienda case popolari, è esposta per 44 milioni e mezzo e derivati da 1 milione con Mps.
Non sarà mica che il buco dipende anche dall'uso di strumenti finanziari che il Comune stesso  "ritiene che non siano uno strumento adatto ad una pubblica amministrazione"? E poi perchè il Comune dice di non usarli ma poi li usano gli enti da lui partecipato? per loro vanno bene?
A questo proposito sono in attesa di una risposta ad una interpellanza e della convocazione di un'udienza conoscitiva per capire meglio.
ritiene che non siano uno strumento adatto ad una pubblica amministrazione - See more at: http://www.federicasalsi.it/2013/09/bologna-20092013-question-time.html#sthash.EptoJUHw.dpuf


Chiedo intanto maggiori aprofondimenti per capire se quanto ripostato dalla stampa corrisponde al vero e in che termini. Questa la mia interpellanza di settembre.
 
GRUPPO MISTO            Bologna, 18 settembre 2013     INTERPELLANZA

La sottoscritta Consigliera Comunale Federica Salsi,
premesso che:
l’attuale CONVENZIONE PER L'AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE, ALL'AZIENDA CASA EMILIA ROMAGNA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA, DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI PROPRIETA' COMUNALE, la cui durata è dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2014, prevede i seguenti compensi gestionali:
alloggi locati 25, 04 euro alloggio mese
 alloggi sfitti 6,26 euro alloggio mese
autorimesse e posti auto 4,33 euro per ogni mese
negozi 0,33 al mq. per ogni mese;

considerato che:

in data 20 luglio 2013 Repubblica riporta quanto segue nell'allegato articolo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/07/20/casa-piu-soldi-allacer-soci-pubblici-ripianano.html
“L'ACER incasserà 1,5 milioni di euro in più da Palazzo d'Accursio il prossimo anno. Fondi extra che daranno un po' di ossigeno alle casse dell'azienda, che si occupa della gestione di migliaia di alloggi di edilizia popolare ma ha chiuso l'ultimo bilancio con un "buco" di oltre 2,2 milioni. Il via libera al sospirato aumento, chiesto a gran voce dal presidente Claudio Felicani, è arrivato ieri durante l'assemblea dei soci. L'aumento del compenso che l'Acer incassa dagli enti locali bolognesi sarà "spalmato" su due anni: dai 25 euro al mese per ogni appartamento, si passerà a 31 euro quest'anno e 35 euro (la richiesta iniziale di Felicani) nel 2014. L'amministrazione di Bologna verserà così un assegno annuale da 5,2 milioni (rispetto ai 3,7 milioni di oggi). «L'assembleaè andata bene- commenta l'assessore alla Casa, Riccardo Malagoli - ora possiamo ripartire e riqualificare il nostro patrimonio immobiliare»”

chiedo:

se l’Amministrazione comunale intenda modificare i compensi gestionali previsti dall’attuale Convenzione in essere, con che tempi, con quali modalità e per quale tipologia di locali.
 

F.to Federica Salsi

Come sempre più spesso capita è arrivata in ritardo la risposta dell'Assessore che conferma l'aumento deliberato dalla Conferenza degli Enti di cui fa parte anche il Comune di Bologna.








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