Tempo fa tutte le forze politiche che siedono in Consiglio comunale a Bologna hanno contribuito alla stesura del documento "Proposte sulla Sicurezza Urbana". Qui ci sono i punti che ho chiesto di inserire e che in larga parte sono stati inclusi.
Successivamente le forze politiche di minoranza hanno chiesto un Consiglio Comunale sulla sicurezza nel quale avevamo chiesto che fossero presenti i rapparesentanti delle forze dell'ordine, invito boicottato dalla maggioranza.
Ora siamo in Consiglio, orfani delle forze dell'ordine a raccontarcele e suonarcele tra di noi.
Questo il mio intervento:
"Aggiungo altra carne al fuoco. E’ notizia di questi giorni del 15° morto per overdose da eroina.
Sappiamo di continui atti violenti, rapine, accoltellamenti, microcriminilità, illegalità. Allora mi chiedo: sono frutto di un generale aumento del crimine?
Lungi dal voler alleggerire questa amministrazione dalle sue responsabilità che i colleghi hanno ampiamente ricordato, ma mi chiedo se c’è qualcos’altro che non funziona.
E’ un problema di tagli, non ci sono abbastanza soldi e le forze dell’ordine arrancano? Anche, ma c’è dell’altro che non funziona.
Io ricordo un periodo nel recente passato dove, leggendo la stampa locale, emergevano importanti indagini portate a segno, indagini di mafia, di narcotraffico, centinaia di arresti e sequestri importanti, indagini sulla pubblica amministrazione.
All’epoca, insieme ad altri colleghi, presentammo un ODG. Per conferire un’onoreficienza all’allora Capo della Squdra Mobile, il Dott. Bernardi, per riconoscergli il buon lavoro svolto nella nostra città. La proposta venne cassata da questa maggioranza con le scuse più puerili, e qui le parole del collega Tomassini sul fatto che non rimane traccia degli ODG. bocciati, tornano in auge, poiché non rimane traccia di quello che accade qui dentro e che in questo caso testimonia la scarsa attenzione e sensibilità che questa amministrazione ha nei confronti di un tema importante come la sicurezza.
Allora mi chiedo: sono frutto di un generale aumento del crimine o c’è dell’altro che non funziona?
Potrebbe essere una scadente gestione degli uffici investigativi?
E’ di qualche giorno fa la notizia del commissariamento del SIULP di Bologna, il sindacato dei lavoratori di polizia.
Una componente dei SIULP, la sigla rinnovamento, ha lanciato un grido disperato, con accuse pesanti di deriva sindacale di tutte le sigle, parla di posizioni di corresponsabilità con le classi dirigenti e politiche di turno, parla di profonda evanescenza delle risposte fornite dal Questore al sempre maggiore bisogno di sicurezza della città.
Dalla lettera:
Appare infatti evidente che sia sotto il profilo gestionale sia sotto quello strettamente organizzativo alcuni uffici risentano in maniera sensibile di un vertiginoso calo statistico e del crollo impietoso di quei numeri che un tempo certificavano un’ attenta risposta alle emergenze criminali.
La festa della Polizia era un'occasione per mostrare i numeri degli arresti che fino al 2011 erano in aumento, poi sono crollati nel 2012 e nel 2013 non sono stati rendicontati.
Non vi è dubbio infatti che il nuovo assetto strutturale e le strategie operative pensate da celebrati Dirigenti di Uffici investigativi non abbiano prodotto alcun risultato apprezzabile cosi’ come la tangibile precaria organizzazione del lavoro pare essersi ormai tradotta in una piu’ che sterile risposta alle esigenze della collettività.
Ecco dunque riproporsi lo spettro delle gerarchizzazioni , delle consorterie spesso cementate da comuni provenienze geografiche, del disorientamento tangibile di un personale sfiduciato, demotivato, mortificato professionalmente da nuove e antiche baronie .
La lettera prosegue parlando di:
- personale privo di qualsivoglia esperienza avviato ai delicati servizi di 113
- la Squadra Mobile, ormai ridotta al fantasma
- l’orda di istanze di trasferimento, il sintomo di uno scoramento che avvilisce
- il rispetto dei valori umani che oggi appaiono essere divenuti merce di scambio o di baratto per il salvataggio di carriere in difficoltà .
Solo in questa ottica , recuperando il ruolo critico e libero di un Sindacato, annullando pericolosi vincoli di deferenza , eliminando forme castali e poltrone sicure , sapremo garantire ai poliziotti bolognesi e di riflesso alla città un futuro di sicurezza e di valori . Una parte dei poliziotti bolognesi non intende piu’ né accettare né rassegnarsi a condividere la scelta del silenzio e della compiacenza che in tempi altrettanto bui ha generato mostri con effetti ancora tangibili sulla pelle di questa città .
Io aggiungo in questi giorni abbiamo commemorato le vittime della uno bianca....
Vede Sig. Sindaco, questo grido disperato è di quei poliziotti che ogni giorno scendono su queste strade, mettono a repentaglio la loro vita per garantire la nostra, ed io ho profondo rispetto per loro e nutro una seria preoccupazione per quanto hanno denunciato.
Però Sig. Sindaco oggi io non posso chiedere spiegazioni ai vertici della polizia, non posso non per mia scelta, noi avevamo chiesto questo confronto ma ci è stato negato da questa maggioranza. E ci ritroviamo come sempre a raccontarci le cose tra di noi. In questo modo non è possibile affrontare il tema sicurezza in maniera efficace ed esaustiva.
Io gliela riassumo così: è il sistema produttivo che abbiamo scelto il problema, si mangia tutto, perché il costo per mantenerlo in essere è esponenziale, proporzionato esattamente sulla crescita di ciò che produce, le faccio un esempio: mettiamo che io abbia una fabbrica e mi dotassi delle migliori tecnologie per produrre , come di fatto succede ora, il costo per entrare nel circolo virtuoso di produzione sarebbe elevatissimo aumentando così il rischio d'impresa in modo notevole e diminuendo l'ammortamento delle spese sostenute che così si mangerebbero parecchio liquido prodotto dall'azienda. Poiché la specializzazione ed il progresso in un sistema capitalistico estremamente competitivo sono come la benzina per l'auto, man mano che quest'auto diventa sempre più performante e potente, diventa anche più costosa da mantenere, giusto?, Ecco noi abbiamo messo in piedi una struttura che dalla sanità, alla sicurezza pubblica è strutturata male, ha enormi sprechi e continuiamo a cercare di mantenere un sistema che è fallimentare. lei lo sa che le forze dell'ordine presenti nelle caserme dei piccoli paesi la sera non escono e bisogna chiamare il 113? Perché non può uscire quel carabiniere che ha mezzi ed è abilitato alla sua professione?, Dappertutto ciascuno cura il proprio piccolo orticello, cercando di rubare l'acqua del vicino per innaffiarlo, oppure coprendosi gli occhi per non vedere il deserto che avanza e che inghiottirà anche lui. Siamo alle solite, chi evade continua a non pagare per merito dei politici e noi continuiamo a dire che niente funziona. Come diceva un mio maestro di musica: "Se imparassimo a non sprecare ci faremmo anche le palle d'oro!" Invece siamo degli allocchi, tanti condannano a destr ed a manca e poi se hanno un figlio e conoscono il sindaco, perché non chiedergli una spintarella? L'Italia è ferma al Vigile di Alberto Sordi, le piace il sistema mafioso, furbetto, però ovviamente salvando l'apparenza perché come si dice: "E' mezza sostanza" ecco adesso c'è rimasta solo l'apparenza!
RispondiEliminaMauro
analisi interessante
EliminaGrazie Federica, ovviamente è solo il mio piccolo punto di vista, magari avessi la verità in tasca!
EliminaMauro