30 ottobre 2013

L'operato del PM sotto la lente del CSM

L'operato del PM è sotto la lente del CSM. E' questa la notizia che in una qualche maniera è passata sotto silenzio con il tentativo di spostare l'attenzione su un disguido "postale".

I fatti:
Novembre 2011 il Comune di Bologna rileva gravi irregolarità da parte di aziende nell'utilizzo di fondi da lui stesso erogati.
Giugno 2012 il Comune di Bologna invia a mezzo raccomandata alla Guardia di Finanza una segnalazione sull'accaduto (otto mesi dopo avere riscontrato le irregolarità).
Maggio 2013 la notizia diventa di dominio pubblico attraverso un articolo su Panorama.
Luglio  2013 presento un esposto in Procura e alla Corte dei Conti perchè ritengo che la situazione sia più grave e complicata di come l'ente lasci intendere.
Settembre 2013 chiedo alla Procura il numero del fascicolo e il nome del PM, questo mi viene pima negato dal procuratore aggiunto Giovannini poi, in seguito ad una mia ulteriore richiesta, il procuratore capo Alfonso mi fornisce tutte le informazioni.
Ottobre 2013 la Senatrice Adele Gambaro fa un'interpellanza parlamentare per chiedere conto delle indagini e della condotta del procuratore aggiunto e per sapere cosa stiano facendo Comnune e Regione in merito all'erogazione e recupero dei fondi.
Ottobre 2013, pochi giorni dopo l'interpellanza della Gambaro, preparo un esposto al Consiglio Superiore della Magistratura avvalendomi dell'avvocato Morace, per chiedere di verificare se la condotta denunciata sul magistrato corrisponda a un illecito disciplinare.

Alla luce di quanto ho ricostruito, l'articolo del Corriere di oggi riporta una serie di imprecisioni.



Gli esposti che io ho presentato infatti sono tre. Due identici di cui uno indirizzato alla Procura e l'altro alla Corte dei Conti a Luglio 2013. Il terzo esposto è quello che ho indirizzato al CSM lunedì 28 ottobre e per il quale mi sono avvalsa dell'avvocato Morace. L'articolo quindi non solo è impreciso nel citare il numero di esposti e le collaborazione di cui mi sono avvalsa, omette anche l'ultimo esposto al CSM confondendolo con quelli precedentemente fatti. 

Due cose "cose curiose" meritano inoltre attenzione. Una: le scuse del procuratore aggiunto Giovannini mi arrivano a mezzo stampa, me le ha comunicate il giornalista del Corriere. Mi concedo una battuta: evidentemente in Procura continuano ad avere problemi con il fax e usano quindi il Corriere come ufficio stampa!!
La seconda, che avevo già rilevata dall'articolo del Corriere di ieri, è che un fascicolo a suo tempo (luglio 2012) fu aperto, ma a tutt'oggi risulta ancora essere "contro ignoti" per truffa ai danni del Comune. Che dopo quasi un anno e mezzo dalla prima segnalazione del Comune alla GDF sia ancora contro ignoti è decisamente "curioso".

Tornando quindi all'operato del PM, in questa intervista di Affaritaliani, l'avvocato Domenico Morace spiega bene la gravità della situazione.

Bologna, indagini sul Comune -  L’operato del Pm sotto la lente
Mercoledì, 30 ottobre 2013

"Bologna – Non ci sono solo le indagini sulla Regione Emilia Romagna. Ma anche quelle della magistratura sui fondi del Comune di Bologna finiti a società stravaganti che “misurano i sentimenti” e la politica con una macchina per la risonanza magnetica (le società facenti capo all’associazione Vitruvio). Anche se alcune sono state denunciate per dichiarazioni false non si sa se siano mai state sottoposte agli accertamenti di legge. La senatrice Adele Gambaro interroga il Ministro della Giustizia. Federica Salsi chiede l’intervento del CSM per l’operato del Pm Valter Giovannini coordinatore dei reati della Pubblica amministrazione. L’avvocato cassazionista Morace sorpreso: “Fa specie che un magistrato così esperto non conosca il codice di procedura penale”"

Vitruvio giustizia
Avvocato Morace, lei ha redatto l'esposto di Federica Salsi al Consiglio Superiore della Magistratura sulla vicenda Vitruvio perché a distanza di un anno da una denuncia su un reato contro la Pubblica Amministrazione non si capisce se siano mai state fatte indagini. La consigliera chiede però nello specifico se il “segreto” opposto dal Pm Valter Giovannini sul caso può dare adito a provvedimenti. Cosa significa per noi comuni mortali che abbiamo difficoltà a comprendere queste procedure?
Che il CSM verificherà se la condotta denunciata sul magistrato corrisponda a un illecito disciplinare

E secondo la sua esperienza corrisponde o no?
Si valuta secondo il decreto legislativo 209 del 2006. Secondo la mia esperienza il Pm sarebbe venuto meno ai doveri di diligenza perché non ha applicato il codice di procedura penale, precisamente l'articolo 335 del codice di procedura

Per quali inchieste un magistrato può opporre il segreto?
Il segreto c'è per ipotesi di reato molto gravi come strage, associazione a delinquere di stampo mafioso, guerra civile e cose simili

Per quale motivo un magistrato nega una comunicazione dovuta rispetto a un reato della Pubblica Amministrazione?
Il magistrato non la poteva negare.

Ma il magistrato dichiara al Corriere di Bologna che ci sarebbe stato una sorta di disguido!
Ma bisogna capire quale. Io non riesco ad immaginarlo.

Perché, spieghi meglio?
Il procuratore non solo non ha comunicato, non c'è stata quindi un'omissione, ma c'è stato proprio un rifiuto della comunicazione che integra, a mio parere, un illecito disciplinare. Il magistrato ha l'obbligo di comunicazione alla parte denunciante. La cosa che colpisce è che riguarda un reato contro la pubblica amministrazione

Ma è una cosa così grave?
La gravità sarà valutata dal CSM. Sta di fatto che fa specie che un magistrato così esperto come l'Aggiunto Giovannini non conosca il codice di procedura penale. E' un fatto elementare.

Cosa comporta questa situazione per il magistrato?
L'apertura di un procedimento. A quel punto con un fascicolo aperto il magistrato avrà modo di difendersi davanti alla sezione apposita del CSM

Cosa comporta realmente per il magistrato?
Se il fatto si risolve negativamente per lui si possono applicare una serie di sanzioni come l'ammonimento, la censura, la perdita dell'anzianità, la temporanea incapacità ad esercitare la possibilità di incarichi direttivi e sanzioni più gravi

Dall'articolo di oggi del Corriere di Bologna imparo che un fascicolo a suo tempo fu aperto, ma a che punto siano le indagini dopo quasi un anno e mezzo non si sa dato che si sta ancora parlando di "ignoti". - See more at: http://www.federicasalsi.it/2013/10/anomalie-sulla-vicenda-vitruvio-esposto.html#sthash.WmIB1Vsn.dpuf

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