02 maggio 2013

18 ius soli: il diritto di essere italiani

In Consiglio Comunale ho espresso il mio voto favorevole per la cittadinanza onoraria (che non è lo ius soli) da conferire ai figli degli immigrati.
Precedentemente avevo espresso voto favorevole al sostegno della proposta di legge sullo ius soli

Ora la neo Ministro Cécile Kyengedice: ''Priorità è cittadinanza: chi nasce in Italia è italiano''


Di seguito un interessante reportage sull'rgomento

18 ius soli: il diritto di essere italiani

Miglior reportage italiano lungo Premio Ilaria Alpi 2012
Il video-documentario “18 ius soli: Il diritto di essere italiani” è il vincitore del premio giornalistico Ilaria Alpi 2012 per la sezione miglior reportage italiano lungo.
L’autore, Fred Kuwornu, ha scelto di affrontare il tema del diritto di cittadinanza per i cosiddetti immigrati di seconda generazione, ovvero per chi è nato oppure cresciuto in Italia da genitori immigrati.
Il video fa luce su una realtà sconosciuta a molti e che a volte raggiunge anche il paradossale. Si tratta, infatti, della realtà che vivono centinaia di migliaia di giovani che sono nati e cresciuti in Italia ma che sono costretti a vivere con il permesso di soggiorno e che non si vedono garantiti quei diritti di cui invece possono godere i loro amici e coetanei italiani. Non avere la cittadinanza in uno stato di diritto come l’Italia, significa vedersi negate molte possibilità e sentirsi diversi dalle persone che ti circondano e con cui sei cresciuto. Questi ragazzi si ritrovano in un labirinto burocratico che li costringe a fare ore di file (magari dalle 5 del mattino) davanti alle questure per ottenere il permesso o la carta di soggiorno, con tempistiche infinite e complicazioni continue.

Al compimento del 18° anno di età questi ragazzi possono decidere di richiedere la Cittadinanza italiana, ovvero dell’unico paese che hanno conosciuto nel corso della loro vita e che, per la maggior parte, rappresenta la propria patria. Ottenere la Cittadinanza italiana, però, comporta un’altra sfida così grande che molti decidono di gettare la spugna: l’iter burocratico è lungo e complesso e non sempre si conclude con esiti positivi, creando così una situazione di forte discriminazione sociale e problemi di identità personale.
Le testimonianze riportate nel video sono quelle di Kevin, Aravinda, Paolo, Aziz, Valentino e tanti altri ragazzi che, pur avendo una famiglia originaria di un altro paese (Nigeria, Pakistan, Romania, India…), si sentono completamente italiani e radicati nelle realtà locali in cui vivono fin da quando erano piccoli (Roma, Napoli, Bergamo, Ascoli Piceno…). Sono storie di ragazzi che fanno l’università o che lavorano, le cui passioni sono uguali a quelle dei loro coetanei cittadini italiani: concerti, cinema, teatro, calcio ecc.
Fred Kuwornu ha voluto imprimere sulla pellicola una testimonianza diretta di questi ragazzi per portare alla luce una riflessione più ampia, e cioè la necessità di modificare una legge italiana troppo anacronistica per far fronte alle necessità e alle sfide del nuovo millennio, che vede il diritto di acquisire la cittadinanza italiana ai figli e nipoti di italiani (anche se non hanno mai messo piede in Italia) e non a chi invece in Italia ci è nato e ha trascorso l’intera vita. Di questa opinione sono anche l’Onorevole Gianfranco Fini, l’Onorevole Andrea Sarubbi e il sociologo Mauro Valeri i cui interventi sono presenti all’interno del video.
Il film documentario si inserisce in una campagna di comunicazione sociale più ampia, di cui fanno parte le maggiori associazioni, enti e fondazioni che si stanno impegnando a portare anche in Italia l’idea della sostituzione dello Ius Sanguinis con lo Ius Soli.
TT
Guarda 18 Ius soli: il diritto di essere italiani (dal sito del Premio Ilaria Alpi 2012)
18 Ius Soli: il diritto di essere italiani
di Fred Kuwornu, 50 minuti, 2012
miglior reportage italiano lungo Premio Ilaria Alpi 2012

2 commenti :

  1. Io sono un immigrato da 22 anni in Italia e sono d'accordo che la cittadinanza bisogna offrirla alla persona di adulto. Mai alla nascita. E un fatto che bisogna essere coscienzioso accetare doveri, obblighi e diritti.Altrimenti diventa una comune cerimonia senza nessun senso. Come l'ateo che lo hanno battezzato da piccolo.Per diventare italiano bisogna imparare tutte le regole di una città.Impartire lezioni nei centri di identificazione, come si convive in città.Per fare quello ci vuole un vero STATO, italianizzando i politici della casta.Ritengo una cosa inutile un Ministero della Immigrazione. La sig.ra Ministro sarebbe più utile lavorando come dottoressa in medici senza frontiere. In 22 anni io non ho avuto mai bisogno di un Ministero per integrarme, sono entrato in sintonia rapidamente con la società italiana la quale sono molto grato.Un immigrato cosa chiede: un lavoro e un posto dove vivere, le stese cose che chiede un italiano. Le corsie preferenziale non vanno bene creano disagio sociale e xenofobia.Troviamo di nuovo la casta incapace e faccendiera.Tutti a casa i politici vecchi e questi nuovi rampicatori.

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  2. Io sono un immigrato da 22 anni in Italia e sono d'accordo che la cittadinanza bisogna offrirla alla persona di adulto. Mai alla nascita. E un fatto che bisogna essere coscienzioso accetare doveri, obblighi e diritti.Altrimenti diventa una comune cerimonia senza nessun senso. Come l'ateo che lo hanno battezzato da piccolo.Per diventare italiano bisogna imparare tutte le regole di una città.Impartire lezioni nei centri di identificazione, come si convive in città.Per fare quello ci vuole un vero STATO, italianizzando i politici della casta.Ritengo una cosa inutile un Ministero della Immigrazione. La sig.ra Ministro sarebbe più utile lavorando come dottoressa in medici senza frontiere. In 22 anni io non ho avuto mai bisogno di un Ministero per integrarme, sono entrato in sintonia rapidamente con la società italiana la quale sono molto grato.Un immigrato cosa chiede: un lavoro e un posto dove vivere, le stese cose che chiede un italiano. Le corsie preferenziale non vanno bene creano disagio sociale e xenofobia.Troviamo di nuovo la casta incapace e faccendiera.Tutti a casa i politici vecchi e questi nuovi rampicatori.

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