"I militanti denunciano le tv e la stampa di regime, ma il blog è uguale. La partecipazione politica è semplice commentarismo". Federica Salsi racconta a melty.it la sua personale esperienza nel Movimento 5 Stelle, denunciandone il vuoto democratico e vaticinando evoluzioni positive della situazione interna: "E' plausibilie una spaccatura nel gruppo parlamentare. Sono in molti a non condividere il verticismo di Grillo e Casaleggio". Federica Salsi ha vissuto in prima persona la parabola politica del Movimento. L'attuale consigliere comunale a Bologna, eletta nel 2009 con quasi 800 preferenze, è stata uno dei "cavalli di razza" del movimento di Beppe Grillo alle elezioni Amministrative. Almeno fino alla ormai celeberrima apparizione televisiva alla trasmissione di Rai Tre Ballarò, il 30 ottobre 2012: la comparsata nel salotto di Giovanni Floris le costò l'ira di Grillo, che pubblicò contro di lei e Giovanni Favia il post"Il talk show ti uccide, digli di smettere", nel quale il comico genovese stigmatizzava le presenze tv dei suoi candidati ("il punto G è quello che ti dà l'orgasmo nei salotti televisivi"). Da allora, una sequela di attacchi da parte degli adepti internauti del M5S e soprattutto la cacciata dal movimento, condita dall'interdizione a usare il logo grillino per le sue campagne. Qualche tempo dopo, in piena bagarre a 5 stelle sui temi delle indennità parlamentari, dei profitti del blog di Grillo e sulla gestione stessa del partito, la Salsi torna a parlare: "Nel movimento non c'è alcuna trasparenza".
Federica Salsi consigliere comunale a BolognaIl
Consiglio comunale di Bologna, il 17 maggio, ha approvato un Ordine del
Giorno a sostegno dell'iniziativa di legge popolare per l'introduzione
dello Ius Soli. Cosa pensa dell'evidente discrasia tra la base del
Movimento 5 Stelle e la posizione di Beppe Grillo sul tema della
cittadinanza? "Quello dello Ius Soli è un discorso assolutamente da
affrontare, come hanno già fatto da tempo in altri Paesi europei. Ho
votato convintamente l'Ordine del Giorno in Consiglio comunale, benché
rappresentasse una posizione dal contenuto prettamente politico, per
esprimere il mio sostegno all'iniziativa "L'Italia Sono Anch'io", a
favore dell'introduzione del criterio della cittadinanza secondo luogo
di nascita. A livello locale i rappresentanti del Movimento appoggiano
l'iniziativa, ma non esiste una piattaforma nazionale di confronto. Il
programma politico è suggerito dal Blog, senza considerare la base
spalmata sul territorio. Le linee politiche sono suggerite da Grillo e
Casaleggio, in maniera univoca. Già a febbraio, in un post, Grillo aveva
chiuso la porta allo Ius Soli, senza dar il minimo spazio al confronto.
La partecipazione politica tanto sbandierata si riduce a semplice
"commentarismo" sul blog".
Come
giudica proprio la querelle tra Grillo e la Gabanelli? Il caso dei
proventi del blog ha un riflesso sull'attività politica del movimento?
E' di questi giorni la notizia della mancanza di soldi per i comizi
delle Elezioni Comunali a Roma. "Il mio errore è stato quello di
aver sottovalutato il ruolo di Casaleggio. E' lui che pilota l'opinione
pubblica attraverso la sua agenzia di marketing virale, che dirige i
contenuti del blog per trarne profitto. Qualcuno potrebbe dire: sono
soldi privati. Ma il blog è l'house organ del Movimento, i suoi
contenuti dovrebbero riguardare tutto il Paese. In realtà è un grosso
conflitto di interessi: come ho dichiarato a Report, ci sono post di
interesse generale come "La Cultura è tutto", con Andrea Camilleri, che
ricevono solo 500 commenti, mentre gli argomenti di stampo polemico ed
emotivo ne ricevono il triplo. E questi ultimi non trattano di certo
temi che fanno il bene del Paese. Quanto alla questione sollevata dalla
Gabanelli, è grave il fatto che non venga fatta chiarezza sul traffico
economico del blog. I poveri militanti fanno politica con i banchetti,
mentre Grillo e Casaleggio sono milionari. La politica non si fa senza
soldi. Nel settembre 2012, ad esempio, fu organizzato il revival del
V-Day a Milano. E' chiaro che per un evento del genere servono aziende
private che finanzino l'evento con 20, 30 mila euro. La domanda è: che
interessi ha quell'azienda? Qual è la contropartita? Anche in questo
caso non c'è trasparenza. Quello che manca è un reale supporto del blog
alle realtà locali del movimento".
La Salsi attivista e militanteGuarda le 5 foto dell'articoloDunque,
occorre ripensare la politica del Movimento sul tema di finanziamenti e
indennità? Sulla questione della Diaria, ad esempio, da che parte sta?
"Dal punto di vista etico, è corretto rinunciare ai rimborsi
elettorali. C'è stato un referendum per l'abolizione del finanziamento
pubblico (promosso dai Radicali e votato nel 1993, n.d.r) e sono stati
riproposti furbescamente sotto forma di "rimborsi". Per finanziare una
campagna elettorale, però, servono soldi privati. Nelle piccole realtà è
più semplice raccogliere fondi, ma per organizzare un comizio a Roma i
costi sono molto più elevati. Sul blog non c'è spazio per interagire con
gli altri iscritti su come realizzare e gestire l'attività politica
diretta, ma solo sui contenuti. Quello della diaria, poi, è un affare
che fa ridere. Gli è stata data troppa visibilità nei media. Va fatto un
utilizzo etico delle indennità parlamentari, è giusto che i deputati
tengano quanto effettivamente speso, ma senza trattenere le eccedenze
come chiedono alcuni. D'altro canto, è ingiusto, come impone il
regolamento del M5S, ridursi lo stipendio da parlamentari della metà e
pagare le tasse per l'intero ammontare. Grillo e Casaleggio sono
miliardari, non si rendono conto delle spese dei loro rappresentanti a
Roma. Detto questo, ripeto: è stato montato un caso nazionale per 40
milioni di euro! Non è affatto l'ammontare del debito italiano. E' solo
un modo per creare falsi nemici".
Il mito della "democrazia diretta" sul blog di Grillo va sfatato?
"La partecipazione politica è millantata. Grillo e Casaleggio sono
falsari della democrazia. Sbandierano una democrazia fittizia, con
l'illusione di esprimere opinioni. In realtà le decisioni sono
preconfezionate sul blog, non c'è spazio per il confronto. Come per
l'esclusione di Mastrangeli (il senatore M5S espulso per l'ospitata a
Domenica Live da Barbara D'Urso, n.d.r), quando fu montato un vero e
proprio tribunale dell'inquisizione digitale: non gli è stato concesso
alcun appello. Oppure nel caso del referendum sull'Euro: Grillo ha solo
"suggerito" un'opinione sul sito, e grazie alla sua enorme capacità
persuasiva la gente si è adagiata sulla sua idea, votando sì o no, senza
confronto. Questo è pericolosissimo".
Teniamo duro, come ci siamo detti eri sera. Io credo nelle persone e so che a Roma ce ne sono in gamba....chi ci ha insultato pagherà il suo conto perchè la storia possono travisarla. Ma la storia, quella vera, non la cambi con video e post fatti con pezzi e gran copia e incolla.
Si dice che tutti noi abbiamo un libro che ci descrive al meglio, una storia, un determinato personaggio... Se dovessi a tirare ad indovinare quello della Salsi è Don Chisciotte :D
Grillo non può togliere la parola agli eletti specie parlamentari. Parlamentare significa dibattere, esprimere idee. Se si propongono delle leggi, come dicono che hanno fatto in queste prime battute di legislatura, e poi non le divulgano e spiegano, chi si accorge di loro? In democrazia le idee vanno confrontate. Dove? stando a casa? Il confronto e non il monologo su internet, si propone in televisione. Le sfide presidenziali degli U.S. si concludono sempre con i due protagonisti in televisione a spiegare cosa intendono fare per il paese. Non è normale che ancora non si conoscono i parlamentari del m5s perché non possono apparire nemmeno come fantasmi.
Teniamo duro, come ci siamo detti eri sera. Io credo nelle persone e so che a Roma ce ne sono in gamba....chi ci ha insultato pagherà il suo conto perchè la storia possono travisarla. Ma la storia, quella vera, non la cambi con video e post fatti con pezzi e gran copia e incolla.
RispondiElimina.... la storia bisogna studiarla e dall'inizio!
EliminaUn abbraccio :-)
la salsi è il vuoto spinto.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSi dice che tutti noi abbiamo un libro che ci descrive al meglio, una storia, un determinato personaggio...
RispondiEliminaSe dovessi a tirare ad indovinare quello della Salsi è Don Chisciotte :D
Prova a guardarti allo specchio, tu non sei sancio panza?
EliminaGrillo non può togliere la parola agli eletti specie parlamentari. Parlamentare significa dibattere, esprimere idee. Se si propongono delle leggi, come dicono che hanno fatto in queste prime battute di legislatura, e poi non le divulgano e spiegano, chi si accorge di loro?
RispondiEliminaIn democrazia le idee vanno confrontate. Dove? stando a casa? Il confronto e non il monologo su internet, si propone in televisione. Le sfide presidenziali degli U.S. si concludono sempre con i due protagonisti in televisione a spiegare cosa intendono fare per il paese. Non è normale che ancora non si conoscono i parlamentari del m5s perché non possono apparire nemmeno come fantasmi.