Il Comune di Bologna ha deciso di
costruire il People Mover, per farlo ha utilizzato in meccanismo del
project
financing: un’operazione di finanziamento a lungo termine in
cui il ristorno del finanziamento è garantito dai flussi di cassa
previsti dalla gestione dell'opera prevista nel progetto. Un ente
pubblico vuole costruire un’infrastruttura costosa ma non ha i
soldi per farlo allora istituisce un bando pubblico per per assegnare
il lavoro ad un soggetto che finanzia, esegue e gestisce l'opera
pubblica, il cui progetto è stato già approvato, in cambio degli
utili che deriveranno dai flussi di cassa generati da un’efficiente
gestione dell'opera stessa. L’ente pubblico quindi fornisce un
servizio ma non si accolla il rischio d’impresa.
Ma con il People Mover cosa è
successo?
Il Comune di Bologna ha aggiudicato la
concessione il 28.04.2009 all’impresa singola Consorzio Cooperative
Costruzioni di Ravenna (CCC); essa ha costituito, ex art.156 del
d.lgs. n.163 del 2006, una società di progetto con un socio pubblico
ATC SpA (divenuto TPER SpA), partecipato significativamente dallo
stesso comune di Bologna. E il problema è proprio questo,
nell’assetto societario rientra il pubblico che alla fine si
accolla il rischio d’impresa, stando a come sono stati costruiti i
patti
parasociali che regolano gli accordi tra soggetti appartenenti ad
una stessa società (CCC e ATC) al fine di allearsi e di regolare
l'agire comune all'interno della società (MARCONI EXPRESS).
“Una volta eseguite le opere, il
patto prevede una rapida riduzione della presenza di CCC (socio
privato) nella società di progetto” e un’altrettanto rapido e
preoccupante aumento della presenza di ATC, socio pubblico.
Cosa dice l’Autority?
“rileva il contrasto della procedura con gli artt. 2, 3, 142 e
156 del d.lgs. n.163/2006 “
Ergo: NON VA BENE.
Aggiunge:
“rileva che l’originaria
sussistenza di un’equilibrata allocazione dei rischi come
individuati nella Decisione Eurostat 11.02.2004, è venuta meno alla
luce del patto parasociale del 13.01.2010 “
Ergo: NON VA BENE
E invita:
“il comune di Bologna e la Marconi
Express a rivisitare i patti parasociali del 13.01.2010 al fine di
rimuovere le criticità, le disfunzioni e il richiamato contrasto con
il codice dei contratti pubblici, per le motivazioni evidenziate “
Ergo: CCC non può defilarsi in fretta
e furia come stabilito.
Alla luce di tutto questo cosa pensa di
fare il Sindaco Merola?
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