27 maggio 2013

Il mio intervento sulla gestione dell'illuminazione pubblica e la risposta dell'Assessore Malagoli



(purtroppo l'audio è troncato alla prima parte dell'intervento)

Federica Salsi:
"Grazie Presidente. Io rimango un po' perplessa durante tutta la discussione che ha accompagnato questo percorso che vede il Comune cambiare il sistema di gestione dell'illuminazione pubblica. Sicuramente il Comune ha bisogno di un nuovo sistema di gestione perché sappiamo essere vecchio e obsoleto e quindi c'è bisogno di riammodernamenti, però io ho trovato durante questo percorso una serie di incongruenze che mi lasciano comunque un po' perplessa.
Io a suo tempo feci un'interpellanza nella quale avevo chiesto se era possibile prorogare l'impegno con Citelum e la risposta che mi fu data nell'interrogazione era che era una strada non percorribile da un punto di vista giuridico, quindi la proroga non poteva essere data per questo motivo; poi in commissione chiesi spiegazioni ulteriori all'Assessore ed effettivamente dalle spiegazioni che l'Assessore diede non emerse più l'impedimento giuridico ma emerse in realtà una incompatibilità tra le richieste del Comune e una impossibilità o non volontà da parte di Citelum di esaudire le richieste del Comune, per cui insomma devo dire che le due risposte...il dato di fatto è che con Citelum non si è voluto andare avanti, il perché e il per come sono un po’ fumosi. Rilevo un'altra cosa, il nuovo contratto è significativamente più costoso del precedente. Sicuramente sono previsti ammodernamenti tecnologici che prima non erano preventivati, sicuramente ci sono tutta una serie di interventi che prima non erano contemplati, ma sta di fatto che è molto più costoso, perché è molto più costoso? Perché alla fine verranno fatti tutta una serie di ammodernamenti, cambio delle cabine e così via, però c’è un punto interrogativo, il canone nel tempo dovrebbe calare, cambierà nella misura in cui il Comune sostituirà i bulbi dei lampioni con quelli a basso consumo, perfetto, ottimo proposito. Il Comune a bilancio stanzia le risorse e quindi noi sappiamo che è intenzione dell’Amministrazione sostituire questi bulbi in tre anni, quindi da qui a tre anni dovremmo vedere un decremento del canone per l’illuminazione. Noi sappiamo anche però che in tempi di ristrettezze economiche spesso – purtroppo – i buoni propositi rimangono tali, date le necessità di sopperire eventualmente ad altre emergenze, se penso comunque agli impasti e rimpasti di bilancio che abbiamo dovuto fare per trovare le risorse per il piano neve o per il terremoto, mi viene da dire le emergenze sono sempre dietro l’angolo. Ci potremmo quindi trovare con un canone costoso e un’impossibilità di ritorno non per non volontà dell’Amministrazione, ma per cause di forza maggiore, mi viene da dire vecchi e bastonati alla fine. In ultima analisi c’è secondo me un problema legato al controllo, al controllo dell’appalto che verrà dato. Uno dei grossi nei, dei grossi scogli che questo Comune ha è sempre come controllare le aziende che alla fine erogano un servizio per conto del Comune. Noi sappiamo, abbiamo visto esempi allarmanti di come il Comune si sia seduto sugli allori sulla vicenda ATC che poi ha generato il buco soste, era un problema di una convenzione fatta male e alla fine ne stiamo pagando le conseguenze. Poi ad esempio c’è sempre la vicenda Copertone che era su tutti i giornali fino alla scorsa settimana, mi viene in mente la Se.Ri.Bo. con le mense scolastiche, nonostante fosse stata fatta una convenzione che prevedeva la realizzazione di nuovi centri pasto, la tariffa al consumo dopo i dieci anni, siamo ancora, non dico al punto di partenza ma quasi. Sta di fatto che c’è un grossissimo problema nel controllo da parte del Comune nei confronti dei soggetti che poi erogano servizi per conto del Comune stesso. Ritengo quindi che sia importante, come peraltro esiste per gli altri global service, anche per questa fornitura credo sia importante vi sia un ufficio dedicato. Lo chiedevo con un’interpellanza, non è così, il personale che si occupa dell’illuminazione all’interno del comune è diviso su due settori, quindi al fine, se non altro di una migliore fruizione del servizio e controllo del servizio, presenterò un ordine del giorno collegato, per invitare la Giunta a valutare la costituzione di un ufficio, comunque un’unità operativa, dedicata a tale servizio e al suo controllo. Ho qui le copie, presento l’ordine del giorno, ci sono le copie da distribuire."

La risposta dell'Assessore Malagoli:
"Grazie Presidente. Partiamo da un dato. Il Consigliere Lisei, che è un avvocato, ha fatto giustamente una domanda rispetto alla delibera 110 dell’AVOC, però dopo ha detto che noi firmiamo il contratto con Consip e non con Enel Sole e abbiamo fatto un interpello a Consip che ci ha detto che tutto andava bene rispetto al tema dell’AVOC 110, quindi se mi sento tranquillo è perché io firmo un contratto con uno che mi scrive su un interpello ufficiale che nulla osta ad andare avanti su quella aggiudicazione. Credo che questa sia una domanda che taglia i suoi dubbi giuridici su questo punto. Lo spero, anche perché non posso chiedere nient’altro a Consip che è comunque una cosa pubblica, che fa un bando per lo Stato rispetto a un determinato servizio che viene erogato, quindi io firmo il contratto con Consip, quindi di fatto firmo un contratto con lo Stato. Da questo punto di vista è per quello che mi sento abbastanza tranquillo, perché i nostri legali, visto l’interpello a Consip e vista la sua risposta ci hanno detto che andava bene.
Il passaggio al contratto Citelium, voi ricorderete sicuramente com’è stata questa vicenda. Questo appalto è stato indetto dal commissario e noi ce lo siamo trovati nel momento in cui ci siamo insediati. È chiaro che in una situazione come quella di oggi un contratto due più due sull’illuminazione voleva dire agonia per la nostra illuminazione. Noi non possiamo più permetterci come anni fa di avere 120 milioni di euro nel piano degli investimenti. Oggi ne abbiamo 30 e tanti anni fa no, tant’è che nel 2005 avevamo 130 milioni di euro di investimento e negli anni precedenti in alcuni casi anche di più. Quindi credo che oggi l’amministrazione debba fare uno sforzo molto grande, come diceva anche il Consigliere Mazzanti, per ricercare le risorse al di fuori dei propri bilanci, per fare investimenti che servono alla città. Tutti avete convenuto sul fatto, in un modo più o meno evidente, che la nostra maggiore esigenza era quella di dare un cambiamento di questo sistema che avevamo. Cabine che hanno sessant’anni e che potevano durare al massimo vent’anni voi capite benissimo che non potevano dare un servizio a questa città e se noi volevamo, come vogliamo, dare un servizio migliore a questa città, dovevamo fare questo percorso. La spending review c’è in questo caso venuta in aiuto perché ci ha permesso di andare in Consip e trattare per un anno con Consip un migliore contratto di quello che potevamo strappare dal mercato. Voi mi direte che avete chiesto se questa è l’offerta migliore. È chiaro che una trattativa Consip non è una gara, ma è un soggetto che ha vinto una gara nazionale per lotti e che si presenta al Comune di Bologna facendo un’offerta che ha un minimo ma non ha un massimo e quindi il lavoro che è stato fatto con Enel Sole è stato di ricercare il massimo. Chiaramente abbiamo anche fatto dei sondaggi di mercato che non sono pubblici ma non c’è nessuno oggi, e il Consigliere Aldrovandi, che se ne intende di questa materia, può dirvi, come ha detto, che può strappare un investimento di questo genere da un privato, sia esso nazionale o internazionale di questa portata con queste modalità, perché anche Citelium ci aveva chiesto di investire sulle lampade in modo da tenersi i risparmi e rientrare nell’investimento. Noi abbiamo ribaltato la cosa. Abbiamo detto che noi investiamo sulle lampade e ci teniamo il risparmio, dopodiché voi investite sulla struttura se volete l’accordo con il Comune di Bologna. È chiaro che è una trattativa. ATI Citelium e CPL può esserci rimasta male sicuramente, anche se essendo un’azienda internazionale sa benissimo che un contratto di questo genere lasciava, se avessimo accettato la loro proposta di ulteriori due anni, con forse qualche lampione in più ma che rimaneva spento perché non c’era l’investimento sulle cabine ed è stato questo il meccanismo che ci ha fatto pensare che non era importante fare la proroga di due anni. Ad ATI Citelium, così com’era scritto nel contratto, abbiamo chiesto di prorogare, per fare in modo di definire per bene con Enel Sole tutti i minimi dettagli di questo accordo, di sei mesi. ATI Citelium ci ha risposto formalmente, ed è stato messo anche verbale, in un verbale sottoscritto dal tavolo di crisi della Provincia per i lavoratori eventualmente in esubero di Citelium. “ATI Citelium e CPL Concordia - leggo testualmente - conferma di non essere disposta a concedere al Comune di Bologna la proroga del contratto di appalto in coerenza con quanto scritto con lettera del 23/04/2013 indirizzata al Comune di Bologna. Contesta inoltre il fatto che il Comune possa in modo unilaterale prorogare il contratto per un periodo inferiore a due anni”. Voi siete giuristi e sapete che i contratti si leggono e si interpretano. Il Comune di Bologna in questo verbale ha chiesto che sia messo a verbale che nel contratto sottoscritto la proroga è prevista come facoltà dell’amministrazione per ulteriori massimo due anni alle stesse condizioni e prezzi dal testo contrattuale sottoscritto. Per tanto accettato dalle parti, alla facoltà dell’amministrazione corrisponde l’obbligo in capo ad ATI Citelium di accettare la proroga richiesta dall’amministrazione con lettera 17/04/2013. Stante questi presupposti contrattuali in relazione alla natura del servizio, il Comune di Bologna riterrà responsabile ATI Citelium e CPL Concordia di ogni danno conseguente che si possa verificare a seguito di interruzione del servizio nelle more del perfezionamento degli atti di adesione a Consip. Questo è un verbale ufficiale della Provincia, quindi non del Comune di Bologna, a un tavolo di crisi che si è svolto nelle settimane scorse e che ha visto da parte di Enel Sole, come dicevo, la disponibilità ad assumere i 17 lavoratori, tre in più di quelli che aveva assunto Citelium all’inizio di questo contratto, tre lavoratori in più che intanto Enel Sole aveva assunto perché evidentemente ne servivano 17, e, per venire a quello che diceva il Consigliere Lisei, il nocciolo dei 18 lavoratori costituiranno la continuità tecnica per operare sui nostri impianti. Questi impianti hanno bisogno per la loro natura, che tutti conosciamo, di esperienze uniche in Italia. Solo Bologna, Napoli e poche altre città hanno un sistema illuminazione come il nostro. Queste 18 persone sono persone formate per questo tipo di impianti e finché non andremo al superamento il fatto che Enel Sole se ne faccia carico è un beneficio anche per Enel Sole perché in questo modo abbiamo la capacità tecnica e la continuità tecnica di intervento. Potrei prenderle anche io queste 18 persone, faccio fare a loro quello che devono fare e sono a posto. A maggior ragione con una professionalità così importante ci sentiamo tutelati dal fatto che la scelta di un’azienda che li assume sia stata fatta da Enel Sole, e non potevamo certo indicargli l’azienda che li doveva assumere. Enel Sole si è impegnata per iscritto a utilizzare aziende del territorio. Questo non significa che utilizzerà solo ed esclusivamente del territorio, perché come voi sapete c’è una concorrenza in giro. Le aziende del territorio con cui so Enel Sole ha già avviato dei contatti credo che debbano avere la capacità di rimanere sul mercato perché è chiaro che noi abbiamo condiviso dei prezzi con Enel Sole e questi prezzi devono stare sul mercato perché altrimenti non credo che funzioni, però loro per iscritto mi hanno assicurato quanto detto sopra, quindi compito mio sarà tenerli a questo scritto, però se mi fanno vedere un preventivo che è il doppio dell’altro faccio fatica a dirgli che devono avere contatti con aziende del territorio, ma credo che le aziende del territorio, anche perché abbiamo lavorato con le aziende del territorio, possano essere pronte a raccogliere questa sfida per il territorio. Un investimento di 25 milioni di euro è una sfida anche per le aziende del territorio. Non ce lo dobbiamo nascondere. Per quanto riguarda i led, ci siamo riservati all’interno di questo contratto la possibilità di utilizzare la tecnologia nei fari che meglio ci aggrada tenendo fermo il prezzo di installazione, cioè che se noi istalliamo un led o installiamo un’altra lampada il prezzo che ci farà Enel Sole sarà sempre lo stesso, ma cambia il costo della lampada. Il costo della lampada a led è circa il doppio di una lampada a vapori. Detto questo, noi abbiamo già da quest’anno sei milioni di euro e dovremo fare anche qualche ragionamento su come cambiarli. Ad esempio nei parchi lo possiamo già fare e possiamo già installare led laddove serve la sostituzione. Questo sicuramente è un vantaggio per i parchi perché mentre le strade hanno un andamento abbastanza lineare, nei parchi è molto più importante alzare o abbassare la luce a seconda delle necessità e del momento in modo immediato. Sulle strade la legislazione regionale, che è in via di revisione, impedisce a oggi di poter mettere dei led. Stiamo lavorando anche con la Regione per poter avere la possibilità di montare i led sulle strade. Questo significherà che nei prossimi anni – quest’anno abbiamo 6 milioni di euro – se decideremo di aumentare il numero di led bisognerà che aumentiamo il numero del nostro investimento. Quindi in questo momento tutto ci è permesso e siamo sicuri di cambiare trentamila lampioni, di cui ventiquattromila noi e seimila a carico di Enel Sole. Consigliera Salsi, noi abbiamo una struttura comunale che standoci dentro tutti i giorni mi permetta intanto di apprezzare lo sforzo che fanno i lavoratori tutti i giorni per supplire alle carenze d’organico che abbiamo, perché come vi ha detto prima la Vicesindaco il nostro personale è in calo quotidianamente, ma abbiamo una struttura specifica che per competenze agisce su diversi fronti. Questi fronti sono presidiati nel senso che gli uffici non sono camere stagne. Chi si occupa di manutenzione strade si occupa anche di illuminazione strade e c’è un coordinatore di tutti questi lavori che è l’ing. Scudellari, che avete conosciuto nelle Commissioni, che coordina tutti i vari settori a seconda dei bisogni che ha l’amministrazione. Per quello che riguarda invece il controllo, esso sarà attraverso la cabina di regia che verrà messa per gestire i punti luce e verrà collegata con l’accesso agli uffici del Comune per avere una visione di insieme noi e loro di quello che sta succedendo, quindi immediatamente potremmo andare a vedere e presidiare le eventuali emergenze che ci saranno e che dovranno in un qualche modo essere superate."

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