31 maggio 2013

Denaro pubblico per misurare i sentimenti dei cittadini: il testo del mio intervento

In questo altro post tutti gli approfondimenti sul tema.

Segue la trascrizione testuale degli interventi 


Il mio intervento in aula:
"Grazie Presidente. Aggiungo le mie osservazioni a quelle già esplicitate dai colleghi: rimango effettivamente un po' perplessa sulla misurazione dei sentimenti dei cittadini per i quali sembra che questa Amministrazione abbia fatto un investimento di quasi 100 mila euro, perchè in realtà, non solo il Sole 24 Ore o altri organi di stampa fanno indagini di questo tipo alle quali l'Amministrazione può attingere, ma basterebbe anche semplicemente andare ad esempio all'assemblea dei comitati anti degrado che è stata fatta un paio di giorni fa al cinema Galliera per capire esattamente quali sono i sentimenti dei cittadini: a costo zero e con un ottimo risultato; devo dire che lì il sentire Comune era estremamente molto chiaro.

Gli articoli bene o male sono già stati abbastanza illustrati, a me vengono tutta una serie di domande da porre a questa amministrazione, perchè ci sono una serie di cose che mi pongono degli interrogativi abbastanza importanti: allora l'ente eroga dei fondi a delle associazioni, a delle società che forniscono dei servizi al Comune, poi questi servizi che vengono forniti poi in realtà sembra che non siano conformi alle aspettative del Comune, vengono richiesti indietro dei soldi ma il Comune comunque continua ad erogare contributi sempre ad aziende riconducibili ai medesimi soggetti; allora i casi sono due: o il Comune non ha attivato delle procedure, mi vien da dire, abbastanza efficaci per evitare di elargire soldi a chi non se li merita o comunque li spende in maniera inappropriata, oppure forse c'è la volonta comunque in una qualche maniera di continuare a sovvenzionare determinate attività, e quindi mi chiedo innanzitutto come è possibile che si continuino a dare soldi e poi che tipo di violazioni sono state riscontrate perchè il Comune sembra abbia richiesto indietro questi soldi.
Il progetto Moodwatcher è stato portato avanti dall'amministrazione attraverso il progetto City Branding per cui comunque c'è un ente partecipato dal Comune, c'è l'Urban Center del quale comunque il Comune è cofondatore, che partecipa a questo progetto che si avvale comunque degli studi della Moodwatcher per cui è importante capire quanti e quali altri contributi il Comune eventualmente abbia erogato a questi soggetti pur sapendo che hanno già gestito in maniera inopportuna e inappropriata i soldi del Comune. Sempre riguardo alle statistiche mi viene in mente che noi abbiamo un ottimo settore statistiche estremamente avanzato all'interno del Comune di Bologna che ci propone in maniera molto solerte tutta una serie di indicazioni e di studi, e quindi mi chiedo quale sia la ratio e quale sia l'effettiva necessità di questa amministrazione di affidare a terzi la realizzazione di studi e di indagini appunto per la rilevazione della qualità della vita, della soddisfazione, dei sentimenti, della felicità e delle aspettative.
Inoltre sembra che la medesima società, per la quale il Comune ha chiesto la restituzione dei fondi, abbia poi vinto un bando attraverso la Regione, e quindi l'interrogativo è: gli enti tra di loro si parlano? come è possibile che succedano cose di questo tipo, nel Comune di Bologna una società vince dei fondi e poi non li utilizza in maniera appropriata e poi va a battere cassa presso la Regione.
Poi un altro punto interrogativo legato a dei fondi, diciamo presumibilmente erogati all'azienda Matilda dell'allora vice presidente di Quartiere Matteo Lepore, ora Assessore, non è importante capire se questi fondi siano stati erogati o meno, o meglio è importante ma è secondario, perchè io pongo una questione etica: mi vien da chiedere, come può un amministratore pubblico attingere a dei fondi dello stesso ente che amministra; personalmente lo ritengo, se non altro da un punto di vista etico, abbastanza criticabile, e mi chiedo se da un punto di vista normativo sia una cosa che rispetta comunque le normative vigenti."


La risposta dell'assessore Nadia Monti:
"In merito alle domande di attualità presentate si risponde quanto segue. In primo luogo in riferimento al “finanziamento di 62.000 euro erogato dal Comune alla società Matilda S.c.a.r.l.” citato dal post pubblicato sulla testata online "Affari Italiani", si precisa che il Comune ha concesso agevolazioni finanziarie per euro 62.461,48 alla società Matilda s.c.a.r.l. nel 2006, che però non ha mai erogato. Il finanziamento concesso il 13 febbraio 2009 è stato revocato in quanto la società ha cessato l'attività prima dei termini previsti dal bando. Si precisa inoltre, che non vi sono legami di alcuna natura tra la cooperativa Matilda e sig. Gabriele Bernardi né le altre società precedentemente menzionate. Pertanto si ritiene fuori luogo qualsiasi accostamento.
In relazione al resto: Questa amministrazione non ha finanziato, né intende farlo, un progetto di misurazione dei sentimenti dei cittadini così come riportato dal settimanale Panorama e dal sito Affari Italiani. A tale proposito, non corrisponde al vero che esista un affidamento né tantomeno che il corrispettivo per tale servizio sia pari a 98.000 euro.
Le società citate nei suddetti articoli di stampa risultano avere partecipato in tempi diversi al bando denominato ex Mambo ora chiamato "Progetti d'impresa", destinato ad attribuire, previa selezione, incentivi denominati “agevolazioni finanziarie”, in parte a fondo perduto ed in parte come finanziamenti a tasso agevolato per lo sviluppo di progetti imprenditoriali che si collochino in aree della città. Tra i selezionati dell'edizione 2011 risulta la società Moodwatcher di Silvia Mucci. Società che non risulta mai avere avuto come socio il sig. Gabriele Bernardi, che pure ha collaborato con il prof. Furio Camillo e la dott.ssa Mucci, in qualità di ricercatrice universitaria, all'ideazione del progetto. Il Progetto d'impresa Moodwatcher è avvenuta nel luglio 2011. Nell'ottobre 2012 lo stesso finanziamento è stato revocato senza aver elargito alcun anticipo (che comunque sarebbe stato coperto da garanzia fideiussoria) per sua rinuncia formale. Dunque, i 98.750 euro del bando risalente al luglio 2011 non sono mai stati erogati. Si trattava comunque non di incarico per svolgere un servizio per conto del Comune, nello specifico rilevazioni sull'opinione dei bolognesi, bensì di finanziamento assegnato per lo sviluppo d'impresa.
Di tutt'altro genere, invece, la collaborazione che Silvia Mucci ha realizzato nell'ambito del progetto di ricerca Bologna City Branding coordinato (in forma gratuita) dal professor Roberto Grandi con il supporto del professor Furio Camillo, del Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università di Bologna e Responsabile Scientifico di MoodWatcher. Si è trattato, in questo caso, di un indagine web per cogliere la percezione verso la città da parte dei visitatori non bolognesi. Tale ricerca è stata realizzata attraverso 400 interviste (progettazione questionario, realizzazione, analisi statistica e qualitativa, presentazione pubblica) e l'affiancamento a focus group con testimoni privilegiati (7 incontri svolti nei mesi di gennaio e febbraio). Il contratto è stato firmato da Silvia Mucci, titolare della società Moodwatcher e da Urban Center, per un compenso di 5.000 euro, coperto da un contributo straordinario elargito nel 2012 dalla Camera di Commercio di Bologna ad Urban center all'interno del progetto Bologna City Branding. L'esito della ricerca consultabile su internet a questo indirizzo: http://www.urbancenterbologna.it/index.php?/it/bologna-city-branding/bologna-city-branding/
Furio Camillo e Silvia Mucci sono stati selezionati da Urban Center sulla base dell'esperienza maturata come emerge incontrovertibilmente dai loro curricula disponibili. Ricordiamo che Urban Center ha in capo la realizzazione del "Progetto City Branding", sulla base del piano generale di sviluppo del Comune di Bologna approvato dal consiglio comunale in data 14 giugno 2012. L'indagine di Silvia Mucci, coordinata dal prof. Furio Camillo, è stata presenta all'interno di una più ampia ricerca sulla percezione di Bologna coordinata dal prof. Roberto Grandi. Giovedì 18 aprile scorso si è svolto un evento pubblico presso l'Oratorio di San Filippo Neri, con notevole risalto sulla stampa e partecipazione di pubblico e operatori del settore. Tale lavoro rappresenta un tassello fondamentale del percorso proposto dall'Amministrazione Comunale per la prossima selezione di un brand per Bologna tramite apposito concorso internazionale. Si precisa inoltre che nel corso dell'ultima campagna elettorale l'allora candidato Sindaco Virginio Merola non partecipò ad alcuna iniziativa promossa da MoodWatcher. Che l'indagine allora promossa da MoodWatcher in collaborazione con l'associazione Vitruvio per identificare un idealtipo di Sindaco per Bologna non lo coinvolse in alcun modo. Rispetto alle altre società selezionate da bandi Mambo e citate nell'articolo precisiamo quanto segue:
Le tre società risultano avere sede presso l'incubatore dell'Università di Bologna Alma Cube. Non ci risulta che il sig. Gabriele Bernardi sia socio di tali aziende, non è però possibile per l'Amministrazione escludere che Gabriele Bernardi e l'associazione Vitruvio negli anni abbiano intrapreso collaborazioni di vario genere con esse.
ARTBIT SRL (bando 2007)
Contributi revocati l'8 marzo 2012, 142.500 euro, di cui: 71.250 (spese di gestione, a fondo perduto) non sono mai stati erogati; 71.250 (sugli investimenti, a titolo di prestito) non sono mai stati erogati; circa 14 mila euro sono stati restituti.
Per i restanti 57.968,46 euro (+ interessi maturati) c'è una ordinanza di restituzione e ora sono in riscossione coattiva.
QUI BOLOGNA (bando 2007)
Contributi revocati l'8 marzo 2012, 105.840 euro, di cui: 52.736,67 erogati sugli investimenti a titolo di prestito e già restituita dalla società la prima rata di rimborso.
E' in corso un'ordinanza di restituzione e ora sono in riscossione coattiva 43.170,38 euro (+ interessi maturati).
TV BRAIN (bando 2009)
Revocati l'8 marzo 2012, 150.000 euro: mai erogato nulla, contributi bloccati in sede di rendicontazione finale sugli investimenti.
Tali motivazioni sono state comunicate per tempo debito anche alla Guardia di Finanza da parte degli Uffici Comunali preposti.
Questo è quanto risulta agli atti. Comunico che, data la diffusione di notizie che inopinabilmente screditano il lavoro di questa Amministrazione, la stessa si riserva di tutelare la propria immagine nelle sedi più opportune".

La mia replica alla risposta dell'Assessore:
"Grazie Presidente. Mah la prima cosa che mi viene in mente da dire è che non è normale che l'Amministrazione si prodighi tanto per erogare dei fondi per la realizzazione di progetti e poi puntualmente questi fondi vengano ritirati; non è normale perchè è un cane che si morde la coda, quindi bisogna capire esattamente i motivi che portano a questo tipo di pratica perchè i casi sono due: o l'Amministrazione non è in grado di valutare in maniera corretta i progetti da portare avanti e le rispettive aziende che beneficiano di questi fondi, oppure, mi vien da dire, ci raccontiamo tante fantasie che siamo bravi ed eroghiamo fondi poi però alla fine non siamo in grado di sostenere effettivamente il tessuto commerciale di questa città.
Due precisazioni: nessuno ha mai messo in dubbio, almeno io in particolare, il progetto City Branding, che personalmente ho votato favorevolmente in Consiglio Comunale, ma il meccanismo di selezione dei partner che poi ci lavoreranno, e nessuno ha mai messo insieme l'Assessore Lepore e la sua azienda alle aziende capitanate dal Bernardi e dagli altri suoi colleghi. Trovo infine particolarmente sgradevole che nel momento in cui uno fa delle domande e mette in dubbio l'operato dell'Amministrazione subito si minaccino querele o quant'altro."

1 commento :

  1. Cara Federica,
    spero di non deluderti, ma la verità è ben diversa.
    Non sono le domande "scomode" che non piacciono, anche perché per quanto mi riguarda non esistono, quello che non piace è che vi siano articoli su settimanali nazionali che riportano notizie errate.
    Magari prima di pubblicare fossi riempita di domande...forse si eviterebbe di far passare notizie evidentemente non verificate al 100%, come vere.
    Un caro saluto.
    Nadia

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