L'assessore alla Scuola, Marilena Pillati,
ha risposto alla domanda d'attualità dei consiglieri Federica Salsi
(Gruppo misto), Lorenzo Tomassini e Michele Facci (Pdl) sulla
statalizzazione dell'Istituto Aldini - Valeriani - Sirani.
La domanda della consigliera Federica Salsi:
"Premesso che:
con delibere Consiliari PG. 8976/2008 e PG.
183443 dell’8/9/2008 il Comune di Bologna decideva la statalizzazione
dell'Istituto Aldini Valeriani e Sirani;
con tale delibera il Comune decideva di mantenere in carico al Comune stesso il personale delle Aldini Valeriani e Sirani;
considerato che:
il Comune non ha alcuna competenza in materia di istruzione superiore (vedi delibera di Consiglio PG. 8976/2008 del 28/1/2008);
il costo del personale dell’Istututo Aldini Valeriani e Sirani sostenuto dal Comune è di euro 7.912.786 nel 2011;
vi è un progressivo calo di personale
Comunale ed un aumento di personale Statale, come da tabella del
CONSUNTIVO 2012 - Settore Istruzione andamento Istituto Tecnico
Superiore Aldini Valeriani Sirani pag. 63;
a pagina 84 del Consuntivo 2012 - Settore
Istruzione andamento Istituto Tecnico Superiore Aldini Valeriani Sirani,
il progetto "Scuole medie superiori" prevede un investimento per
Manutenzione straordinaria Istituto Aldini Valeriani pari a 910.000
euro;
nella Relazione Previsionale e Programmatica
per il periodo 2012-2014 a pag. 39 in merito all' assegnazione
insegnanti comunali negli Istituti Aldini Valeriani e Sirani L.104/92 è
previsto un investimento pari a Euro 240.388,90;
chiedo:
per quale motivo all'epoca non si optò per la statalizzazione immediata del personale;
se i dipendenti comunali passano allo stato o
se, mano a mano che vanno in pensione o vengono spostati in altri
settori, vengono sostituiti da quelli statali;
se non si ritenga opportuno rivedere l'attuale procedura al fine di accelerare la statalizzazione del personale;
che tipo di manutenzione straordinaria è
stata fatta, come mai è a carico del comune, e se è possibile recuperare
tale importo dallo Stato o da altri Enti;
per quale motivo vengano assegnati
insegnanti comunali rif. L.104/92 e non statali e se vi sia intenzione
di traghettarli a statali".
La domanda del consigliere Lorenzo Tomassini:
"Visto l'articolo di stampa in allegato alla
presente, chiede al Sindaco di sapere se effettivamente corrisponde al
vero quanto riportato dal suddetto articolo in merito alla gestione
amministrativa da parte del Comune di Bologna ed al relativo costo dallo
stesso sostenuto relativamente alle scuole superiori a Bologna ed in
particolare dell'Istituto Aldini Valeriani e Sirani "passati allo Stato"
a partire dall'anno scolastico 2008-2009.
Chiede quindi, in caso affermativo, di conoscere il pensiero e gli intendimenti del Primo Cittadino nel merito".
La domanda del consigliere Michele Facci:
"Premesso che apprendiamo dalla stampa di
questi giorni (cfr. articolo Affari Italiani) che il Comune di Bologna
ha speso circa 11 milioni di euro nel 2009, 9 milioni di euro nel 2010 e
circa 8 milioni nel 2011, (ultimo anno consultabile), per delle scuole
superiori, gli Istituti Aldini Valeriani e Sirani, che sono già passate
allo Stato a partire dall'anno scolastico 2008/2009.
La delibera del consiglio comunale (PGN
183443/ 2008 del 28. 01. 2008) riporta la motivazione: “... non avendo
il Comune alcuna competenza in materia di istruzione superiore, e
rischiando di non poter nemmeno garantire, in relazione agli assetti
della finanza locale, le risorse adeguate alle esigenze
dell'istituto...”.
Nello stesso articolo, viene riferito anche –
come esempio - che il Comune di Firenze abbia rinegoziato con lo Stato
le convenzioni che disciplinavano i rapporti economici per alcune
scuole, in origine comunali, poi passate allo Stato.
Se ciò facesse anche il Comune di Bologna,
verrebbero liberate importanti risorse, da destinare più propriamente
alle attività di pertinenza diretta dell’ Amministrazione Comunale.
Tutto ciò premesso, al riguardo, il
sottoscritto chiede se l’ Amministrazione Comunale non ritenga del tutto
ingiusto, o quantomeno inopportuno, continuare a sostenere oneri di
diretta pertinenza dello Stato per quanto riguarda i plessi scolastici
Aldini-Valeriani e Sirani, e quindi, non ritenga di dovere rivedere le
relative convenzione attualmente in essere, come è già avvenuto – ad
esempio – nel Comune di Firenze".
La risposta dell'assessore alla Scuola Marilena Pillati:
Ringrazio i consiglieri per le domande che
mi consentono anche di chiarire alcune delle azioni che questa
amministrazione ha intrapreso. In premessa, credo possa essere utile
fornire una risposta unitaria, che prima di tutto consenta di inquadrare
in termini generali la questione e al contempo possa corrispondere alle
specifiche domande poste.
Parto da una cosa che è certamente nota in
città: gli Istituti Aldini Valeriani e Sirani, espressione del ruolo per
molti anni esclusivo del Comune di Bologna nel campo della formazione
tecnica nel nostro territorio, sono stati istituiti e gestiti
direttamente dal Comune di Bologna per oltre un secolo, fino al 2008,
quando si è deciso il passaggio alla gestione statale.
E’ importante, però, sottolineare che non si
è trattato di un totale disinvestimento del Comune nel campo della
formazione e della cultura tecnica, tanto che molti sono ancora gli
ambiti nei quali il Comune continua ad investire per favorire la
diffusione della cultura tecnica, nella consapevolezza dell'importanza
che questo tipo di formazione assume per lo sviluppo economico del
nostro territorio.
Le motivazioni del processo di
statalizzazione dell’Istituto Aldini Valeriani sono quelle spiegate
proprio nella delibera del Consiglio Comunale del 2008, che si possono
riassumere nella valutazione allora prevalente che la gestione statale
potesse rappresentare un'opportunità di sviluppo e di migliore
integrazione nell’organizzazione dell’istruzione tecnica e
professionale di competenza statale.
Questa premessa è importante per comprendere
il contesto nel quale maturò nel 2008 la decisione della
statalizzazione. Al contempo, occorre anche sottolineare che quanto
stabilito nella convenzione sottoscritta nel 2008, cioè mantenere
l’assegnazione del personale comunale con il subentro graduale del
personale statale sui posti che si rendono via via vacanti a seguito di
cessazioni di personale comunale, rappresentava la sola modalità in quel
momento per passare alla gestione statale.
Non c'erano infatti le condizioni giuridiche
per far transitare il personale comunale alle dipendenze dello Stato,
quanto meno questo non si poteva realizzare con un atto convenzionale,
essendo necessario un atto normativo di rango superiore, di non facile
adozione. In modo analogo si è proceduto anche in altre realtà, come
Firenze, dove la convenzione iniziale prevedeva il subentro graduale
dello stato via via che per pensionamento o dimissioni il personale
comunale cessava il suo servizio presso l'istituto.
E’ bene comunque evidenziare che, se pure
attraverso un processo graduale, dal 2008 ad oggi questa statalizzazione
in argomento per il Comune di Bologna ha avuto un impatto sul bilancio
certamente da non trascurare: da una spesa di 15 milioni di euro nel
2007 a 8 milioni di euro nel 2011.
Tenuto conto del ruolo che ha avuto e che
continua avere l'Istituto per il tessuto economico della nostra città,
non sono certo risorse “buttate”, se pure non ci sfugge l’importanza che
in questo momento, per la difficile situazione finanziaria, potrebbe
avere una sostanziale riduzione di questa voce di spesa per il bilancio
comunale.
Per questo motivo, l’Amministrazione
comunale ha avviato costanti interlocuzioni con l’Amministrazione
statale per accelerare il processo di statalizzazione rispetto a quanto
previsto dalla convenzione sottoscritta nel 2008, proprio prendendo in
considerazione, come nel caso di Firenze, il passaggio del personale
docente comunale alle dipendenze dello Stato. La richiesta formale,
anche se era stata preceduta da vari incontri, risale a gennaio 2012,
richiesta alla quale hanno fatto seguito ulteriori comunicazioni e
numerosi incontri, sia a livello locale che centrale, compreso l’invio
di tutti dati inerenti al personale comunale interessato, oggi di circa
90 unità. Dati richiesti dal Ministero e necessari proprio per valutare
la fattibilità del passaggio. Servono titoli e abilitazioni particolari e
anche nel caso di Firenze, non tutto il personale in servizio ha avuto
lapossibilità del passaggio allo stato.
La più recente interlocuzione diretta del Sindaco sul tema risale a poco un più di un mese fa con l’allora Ministro Profumo.
Siamo tuttora impegnati a proseguire questa
azione nei confronti dello Stato; occorre però anche chiarire,
soprattutto alla luce degli articoli di stampa apparsi negli ultimi
giorni, che il completamento della statalizzazione non è una decisione
unilaterale dell’Amministrazione comunale. Si tratta, infatti, di un
processo che richiede il coinvolgimento e l'assenso oltre che del MIUR
di altri due Ministeri, quello dell'Economia e delle Finanze e quello
della Funzione Pubblica.
Non sfugge penso a nessuno che l’operazione
si potrà concludere con successo solo se lo Stato accetta di assumere
alle proprie dipendenze il personale attualmente dipendente del Comune
di Bologna e crea una dotazione organica ad hoc perché questo possa
accadere.
Noi porteremo avanti questa azione, che
prima di tutto è politica, perché riteniamo che senza far venire meno le
condizioni di buon funzionamento dell’Istituto Aldini Valeriani, che -
lo ricordiamo - ci sta molto a cuore, possa e debba essere lo Stato a
farsene carico.
Mi auguro che vi possa essere da parte di
tutte le forze politiche rappresentate in questo Consiglio comunale una
condivisione e un sostegno a questa richiesta nei confronti dello Stato.
In ultimo vengo alle risposte ad alcune domande puntuali poste dalla consigliera Salsi:
con riferimento alle spese per l'immobile, è
necessario ricordare che l'immobile in cui ha sede l'istituto è di
proprietà del Comune di Bologna e nel momento del passaggio alla
gestione statale si raggiunse un accordo con la Provincia, ch ecome
sapete ha la competenza per l'edilizia scolastica per tutti gli isituti
superiori statali, che prevedeva che, in un termine congruo stabilito
nel 31 dicembre 2013, il Comune avrebbe dovuto realizzare tutti gli
interventi necessari per l'adeguamento dell'immobile alla normativa
sulla sicurezza. A tale scopo è stato approvato e finanziato, con mutuo
contratto dal Comune di Bologna presso la BEI nel dicembre 2012, un
progetto definitivo di manutenzione straordinaria dell'Istituto
Aldini-Valeriani, dell'importo complessivo di 900.000 euro finalizzato
al conseguimento della conformità dell'edificio all'attuale normativa in
materia di prevenzione incendi.
A partire dal 1° gennaio 2014 la competenza dovrà passare alla Provincia.
Sulle spese per il personale, nella
Relazione Previsionale e Programmatica, nella parte in cui sono
evidenziate le spese per l’Accordo di programma per l’integrazione
scolastica degli alunni disabili, sono unicamente evidenziate tra le
altre spese sostenute a tal fine, quella di 240.000 euro, che riguardano
alcuni degli insegnanti dipendenti del Comune di Bologna specializzati
sul sostegno che ancora operano presso l’Istituto. Non si tratta,
quindi, di spese aggiuntive per l'assunzione di ulteriori insegnanti
comunali, ma è solo la quantificazione della spesa relativa agli
insegnanti comunali che già operano in quel servizio e che è imputabile
direttamente a quella funzione, cioè il sostegno ai ragazzi
certificati".
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