24 maggio 2013

Aldini Valeriani: è possibile statalizzarle completamente?

Qualche giorno fa viene pubblicata questa notizia da Affaritaliani.it :

"il Comune spende dagli 8 agli 11 milioni annui, dal 2008, per servizi scolastici che dovrebbe pagare lo Stato. Il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, lo ha fatto con un semplice accordo. Il Comune di Bologna potrebbe fare lo stesso e recuperare le risorse per destinarle ad altri servizi compresa la scuola. Piange miseria perché non riceve soldi dallo Stato. Contemporaneamente statalizza le sue scuole per mancanza di risorse ma si accolla la grandissima parte dei costi"

Preparo quindi una domanda di attualità per avere spiegazioni. De seguito la domanda e la risposta dell'Assessore.
qui puoi ascoltare gli interventi e leggerne il testo integrale

Bologna, 24/05/2013


QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA STATALIZZAZIONE DELL'ISTITUTO ALDINI VALERIANI E SIRANI


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L'assessore alla Scuola, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità dei consiglieri Federica Salsi (Gruppo misto), Lorenzo Tomassini e Michele Facci (Pdl) sulla statalizzazione dell'Istituto Aldini - Valeriani - Sirani.

La domanda della consigliera Federica Salsi:


"Premesso che:
con delibere Consiliari PG. 8976/2008 e PG. 183443 dell’8/9/2008 il Comune di Bologna decideva la statalizzazione dell'Istituto Aldini Valeriani e Sirani;
con tale delibera il Comune decideva di mantenere in carico al Comune stesso il personale delle Aldini Valeriani e Sirani;
considerato che:
il Comune non ha alcuna competenza in materia di istruzione superiore (vedi delibera di Consiglio PG. 8976/2008 del 28/1/2008);
il costo del personale dell’Istututo Aldini Valeriani e Sirani sostenuto dal Comune è di euro 7.912.786 nel 2011;
vi è un progressivo calo di personale Comunale ed un aumento di personale Statale, come da tabella del CONSUNTIVO 2012 - Settore Istruzione andamento Istituto Tecnico Superiore Aldini Valeriani Sirani pag. 63;
a pagina 84 del Consuntivo 2012 - Settore Istruzione andamento Istituto Tecnico Superiore Aldini Valeriani Sirani, il progetto "Scuole medie superiori" prevede un investimento per Manutenzione straordinaria Istituto Aldini Valeriani pari a 910.000 euro;
nella Relazione Previsionale e Programmatica per il periodo 2012-2014 a pag. 39 in merito all' assegnazione insegnanti comunali negli Istituti Aldini Valeriani e Sirani L.104/92 è previsto un investimento pari a Euro 240.388,90;
chiedo:
per quale motivo all'epoca non si optò per la statalizzazione immediata del personale;
se i dipendenti comunali passano allo stato o se, mano a mano che vanno in pensione o vengono spostati in altri settori, vengono sostituiti da quelli statali;
se non si ritenga opportuno rivedere l'attuale procedura al fine di accelerare la statalizzazione del personale;
che tipo di manutenzione straordinaria è stata fatta, come mai è a carico del comune, e se è possibile recuperare tale importo dallo Stato o da altri Enti;
per quale motivo vengano assegnati insegnanti comunali rif. L.104/92 e non statali e se vi sia intenzione di traghettarli a statali".

La domanda del consigliere Lorenzo Tomassini:

"Visto l'articolo di stampa in allegato alla presente, chiede al Sindaco di sapere se effettivamente corrisponde al vero quanto riportato dal suddetto articolo in merito alla gestione amministrativa da parte del Comune di Bologna ed al relativo costo dallo stesso sostenuto relativamente alle scuole superiori a Bologna ed in particolare dell'Istituto Aldini Valeriani e Sirani "passati allo Stato" a partire dall'anno scolastico 2008-2009.
Chiede quindi, in caso affermativo, di conoscere il pensiero e gli intendimenti del Primo Cittadino nel merito".

La domanda del consigliere Michele Facci:

"Premesso che apprendiamo dalla stampa di questi giorni (cfr. articolo Affari Italiani) che il Comune di Bologna ha speso circa 11 milioni di euro nel 2009, 9 milioni di euro nel 2010 e circa 8 milioni nel 2011, (ultimo anno consultabile), per delle scuole superiori, gli Istituti Aldini Valeriani e Sirani, che sono già passate allo Stato a partire dall'anno scolastico 2008/2009.
La delibera del consiglio comunale (PGN 183443/ 2008 del 28. 01. 2008) riporta la motivazione: “... non avendo il Comune alcuna competenza in materia di istruzione superiore, e rischiando di non poter nemmeno garantire, in relazione agli assetti della finanza locale, le risorse adeguate alle esigenze dell'istituto...”.
Nello stesso articolo, viene riferito anche – come esempio - che il Comune di Firenze abbia rinegoziato con lo Stato le convenzioni che disciplinavano i rapporti economici per alcune scuole, in origine comunali, poi passate allo Stato.
Se ciò facesse anche il Comune di Bologna, verrebbero liberate importanti risorse, da destinare più propriamente alle attività di pertinenza diretta dell’ Amministrazione Comunale.

Tutto ciò premesso, al riguardo, il sottoscritto chiede se l’ Amministrazione Comunale non ritenga del tutto ingiusto, o quantomeno inopportuno, continuare a sostenere oneri di diretta pertinenza dello Stato per quanto riguarda i plessi scolastici Aldini-Valeriani e Sirani, e quindi, non ritenga di dovere rivedere le relative convenzione attualmente in essere, come è già avvenuto – ad esempio – nel Comune di Firenze".

La risposta dell'assessore alla Scuola Marilena Pillati:

Ringrazio i consiglieri per le domande che mi consentono anche di chiarire alcune delle azioni che questa amministrazione ha intrapreso. In premessa, credo possa essere utile fornire una risposta unitaria, che prima di tutto consenta di inquadrare in termini generali la questione e al contempo possa corrispondere alle specifiche domande poste.

Parto da una cosa che è certamente nota in città: gli Istituti Aldini Valeriani e Sirani, espressione del ruolo per molti anni esclusivo del Comune di Bologna nel campo della formazione tecnica nel nostro territorio, sono stati istituiti e gestiti direttamente dal Comune di Bologna per oltre un secolo, fino al 2008, quando si è deciso il passaggio alla gestione statale.
E’ importante, però, sottolineare che non si è trattato di un totale disinvestimento del Comune nel campo della formazione e della cultura tecnica, tanto che molti sono ancora gli ambiti nei quali il Comune continua ad investire per favorire la diffusione della cultura tecnica, nella consapevolezza dell'importanza che questo tipo di formazione assume per lo sviluppo economico del nostro territorio.
Le motivazioni del processo di statalizzazione dell’Istituto Aldini Valeriani sono quelle spiegate proprio nella delibera del Consiglio Comunale del 2008, che si possono riassumere nella valutazione allora prevalente che la gestione statale potesse rappresentare un'opportunità di sviluppo e di migliore integrazione nell’organizzazione dell’istruzione tecnica e professionale di competenza statale.
Questa premessa è importante per comprendere il contesto nel quale maturò nel 2008 la decisione della statalizzazione. Al contempo, occorre anche sottolineare che quanto stabilito nella convenzione sottoscritta nel 2008, cioè mantenere l’assegnazione del personale comunale con il subentro graduale del personale statale sui posti che si rendono via via vacanti a seguito di cessazioni di personale comunale, rappresentava la sola modalità in quel momento per passare alla gestione statale.
Non c'erano infatti le condizioni giuridiche per far transitare il personale comunale alle dipendenze dello Stato, quanto meno questo non si poteva realizzare con un atto convenzionale, essendo necessario un atto normativo di rango superiore, di non facile adozione. In modo analogo si è proceduto anche in altre realtà, come Firenze, dove la convenzione iniziale prevedeva il subentro graduale dello stato via via che per pensionamento o dimissioni il personale comunale cessava il suo servizio presso l'istituto.

E’ bene comunque evidenziare che, se pure attraverso un processo graduale, dal 2008 ad oggi questa statalizzazione in argomento per il Comune di Bologna ha avuto un impatto sul bilancio certamente da non trascurare: da una spesa di 15 milioni di euro nel 2007 a 8 milioni di euro nel 2011.
Tenuto conto del ruolo che ha avuto e che continua avere l'Istituto per il tessuto economico della nostra città, non sono certo risorse “buttate”, se pure non ci sfugge l’importanza che in questo momento, per la difficile situazione finanziaria, potrebbe avere una sostanziale riduzione di questa voce di spesa per il bilancio comunale.
Per questo motivo, l’Amministrazione comunale ha avviato costanti interlocuzioni con l’Amministrazione statale per accelerare il processo di statalizzazione rispetto a quanto previsto dalla convenzione sottoscritta nel 2008, proprio prendendo in considerazione, come nel caso di Firenze, il passaggio del personale docente comunale alle dipendenze dello Stato. La richiesta formale, anche se era stata preceduta da vari incontri, risale a gennaio 2012, richiesta alla quale hanno fatto seguito ulteriori comunicazioni e numerosi incontri, sia a livello locale che centrale, compreso l’invio di tutti dati inerenti al personale comunale interessato, oggi di circa 90 unità. Dati richiesti dal Ministero e necessari proprio per valutare la fattibilità del passaggio. Servono titoli e abilitazioni particolari e anche nel caso di Firenze, non tutto il personale in servizio ha avuto lapossibilità del passaggio allo stato.
La più recente interlocuzione diretta del Sindaco sul tema risale a poco un più di un mese fa con l’allora Ministro Profumo.

Siamo tuttora impegnati a proseguire questa azione nei confronti dello Stato; occorre però anche chiarire, soprattutto alla luce degli articoli di stampa apparsi negli ultimi giorni, che il completamento della statalizzazione non è una decisione unilaterale dell’Amministrazione comunale. Si tratta, infatti, di un processo che richiede il coinvolgimento e l'assenso oltre che del MIUR di altri due Ministeri, quello dell'Economia e delle Finanze e quello della Funzione Pubblica.
Non sfugge penso a nessuno che l’operazione si potrà concludere con successo solo se lo Stato accetta di assumere alle proprie dipendenze il personale attualmente dipendente del Comune di Bologna e crea una dotazione organica ad hoc perché questo possa accadere.
Noi porteremo avanti questa azione, che prima di tutto è politica, perché riteniamo che senza far venire meno le condizioni di buon funzionamento dell’Istituto Aldini Valeriani, che - lo ricordiamo - ci sta molto a cuore, possa e debba essere lo Stato a farsene carico.
Mi auguro che vi possa essere da parte di tutte le forze politiche rappresentate in questo Consiglio comunale una condivisione e un sostegno a questa richiesta nei confronti dello Stato.

In ultimo vengo alle risposte ad alcune domande puntuali poste dalla consigliera Salsi:
con riferimento alle spese per l'immobile, è necessario ricordare che l'immobile in cui ha sede l'istituto è di proprietà del Comune di Bologna e nel momento del passaggio alla gestione statale si raggiunse un accordo con la Provincia, ch ecome sapete ha la competenza per l'edilizia scolastica per tutti gli isituti superiori statali, che prevedeva che, in un termine congruo stabilito nel 31 dicembre 2013, il Comune avrebbe dovuto realizzare tutti gli interventi necessari per l'adeguamento dell'immobile alla normativa sulla sicurezza. A tale scopo è stato approvato e finanziato, con mutuo contratto dal Comune di Bologna presso la BEI nel dicembre 2012, un progetto definitivo di manutenzione straordinaria dell'Istituto Aldini-Valeriani, dell'importo complessivo di 900.000 euro finalizzato al conseguimento della conformità dell'edificio all'attuale normativa in materia di prevenzione incendi.
A partire dal 1° gennaio 2014 la competenza dovrà passare alla Provincia.
Sulle spese per il personale, nella Relazione Previsionale e Programmatica, nella parte in cui sono evidenziate le spese per l’Accordo di programma per l’integrazione scolastica degli alunni disabili, sono unicamente evidenziate tra le altre spese sostenute a tal fine, quella di 240.000 euro, che riguardano alcuni degli insegnanti dipendenti del Comune di Bologna specializzati sul sostegno che ancora operano presso l’Istituto. Non si tratta, quindi, di spese aggiuntive per l'assunzione di ulteriori insegnanti comunali, ma è solo la quantificazione della spesa relativa agli insegnanti comunali che già operano in quel servizio e che è imputabile direttamente a quella funzione, cioè il sostegno ai ragazzi certificati".




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