Questi giorni il tema dello Ius Soli è ampiamente dibattuto. Come ho già in più di un'occasione dichiarato io sono favorevole ad una lege che vada in questa direzione. Questo è il mio voto in Consiglio Comunale a sostegno della campagna l'Italia sono anch'io
Avevo già pubblicato qui dei materiali di approfondimento, oggi ne pubblico altri, con la speranza che le persone abbiano veramente voglia di approfondire il tema senza fermarsi a posizioni ideologiche da entrambe le parti, che siano pro o contro cambia poco, l'importante è che ci sia consapevolezza delle proprie scelte.
Questo il contributo di Graziella Bertocchi su Lavoce.info
Ius soli in versione italiana
Lo ius soli è (di nuovo) alla ribalta nel dibattito politico.
Diverse proposte di legge, con innovazioni simili, sono già state
presentate dal l’avvio della nuova legislatura. Come si collocano
all’interno del panorama europeo? Quali i possibili pericoli di scelte
non condivise?
"...
Secondo lo ius soli il criterio per l’acquisizione della cittadinanza
alla nascita è il luogo di nascita (chi nasce sul territorio nazionale
di un certo paese è cittadino), mentre secondo lo ius sanguinis il criterio è la pura appartenenza genealogica (chi discende da cittadini di un certo paese è cittadino).
Le fondamentali innovazioni proposte dai due progetti sono le seguenti:
Le fondamentali innovazioni proposte dai due progetti sono le seguenti:
- Doppio ius soli: questo sistema, già vigente da tempo in Francia, permetterebbe l’acquisizione della cittadinanza ai figli nati in Italia da uno straniero a sua volta nato in Italia, ma solo qualora lo straniero sia legalmente residente da almeno un anno. Dato che l’Italia è un paese di immigrazione intensa ma recente, nell’immediato sarebbero pochi i bambini che potrebbero essere interessati da questa norma.
- Ius soli per i figli nati in Italia da stranieri legalmente residenti da almeno cinque anni: questo sistema è stato per esempio introdotto in Germania fin dal 2001 ma con il vincolo più stringente di otto anni di residenza legale. E’ il canale che permetterebbe l’acquisizione della cittadinanza al numero considerevole di bambini che potrebbero nascere da stranieri nel prossimo futuro.
- Ulteriori corsie di ingresso sono previste per chi, nato in Italia o immigrato in Italia da bambino, abbia frequentato un certo numero di anni di scuola in Italia. E’ prevedibile che anche queste corsie potrebbero interessare un numero rilevante di figli dello stock di recenti immigrati.
Si tratta quindi certamente non di un’applicazione dello ius soli
puro e incondizionato, tale da consentire l’acquisizione della cittadinanza per caso, o peggio da incoraggiare un “turismo” organizzato a questo fine.
..."
In questo approfondimento si spiega l'attuale situazione europea:
I nuovi italiani, figli di immigrati, che loStato non riconosce
Elisa Zanetti Infografica a cura di Carlo Manzo
La bimba della foto sembra la mia nipotina: la mia consuocera è tailandese.
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