09 maggio 2013

Il mio ricordo di Maurizio Cevenini in Consiglio Comunale



Ne avevo parlato anche qui

Ho scelto di ricordare Maurizio attraverso un poeta che lui amava di solito utilizzare quando celebrava i matrimoni, Khalil Gibran. "Allora una donna disse: parlaci della Gioia e del Dolore. E lui rispose: La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera, è il pozzo da cui scaturisce il vostro riso, è stato sovente colmo di lacrime. E come può essere altrimenti? Quando più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere. La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa bruciata nel forno del vasaio? E il liuto che rasserena il vostro spirito non è forse lo stesso legno scavato dal coltello? Quando siete felici, guardate nel fondo del vostro cuore e scoprirete che è proprio ciò che vi ha dato dolore è ora a darvi gioia. E quando siete tristi, guardate ancora nel vostro cuore e saprete di piangere per ciò che ieri è stato il vostro godimento. Alcuni di voi dicono: "La gioia è più grande del dolore", altri dicono: "No, è più grande il dolore". Ma io vi dico che sono inseparabili, giungono insieme, se l'una siede con voi alla vostra mensa, ricordate che l'altro è addormentato nel vostro letto. In verità voi siete bilance che oscillano tra il dolore e la gioia. Soltanto quando siete vuoti, siete equilibrati e saldi. Come quando il tesoriere vi solleva per pesare oro e argento, così la vostra gioia e il vostro dolore dovranno sollevarsi oppure ricadere".

Nessun commento :

Posta un commento